30/03/09

Scary Mansion



La cosa che di primo acchito rapisce è la voce ed il piglio di Leah Hayes: nonostante i suoi 26 anni la vocalist originaria dello stato del Massachusetts sembra una veterana, per non dire un’autentica eroina. Iscritta alla scuola d’arte di New York – quale destinazione più logica per una figura che sembra a più riprese riecheggiare l’urlo primordiale di Patti Smith ed anche le indecisioni soft rock della prima Cat Power ? – Leah è rapita da una nuova vocazione e decide di traslocare in Francia, dove suona in un gruppo a nome Satan’s Fingers e collabora con David Ivar degli ormai affermati Herman Dune. La Hayes è cresciuta suonando la chitarra ed il piano, avvicinandosi successivamente ad uno strumento tradizionale come il thunderstick, originario degli Appalachi e simile per toni al banjo. Una polistrumentista con doti compositive spettacolari, capace di trovarsi a suo agio nelle situazioni più disparate. La Hayes è peraltro un’artista visuale rispettata in tutto l’underground che conta, avendo realizzato artwork per il New York Times, Punk Planet e più di recente per il numero 24 del magazine letterario McSweeney. L’altro momento di notorietà arriva quando la nostra presta la sua voce ai Tv On The Radio nell’album "Return To Cookie Mountain": il pezzo ‘incriminato’ è "Snakes And Martyrs". Gli Scary Mansion la vedono protagonista con Ben Shapiro (The Fugue) alla batteria e Bradley Banks (con il quale aveva già collaborato nei francofoni La Laque) al basso. Il disco di debutto "Every Joke Is Half the Truth" è pubblicato in America da Zum Records, mentre in Europa viene licenziato dalla solerte Talitres, una delle label di riferimento per il rock underground d’oltralpe ed internazionale. Sei mesi di lavorazione con il produttore Kyle Fischer (Rainer Maria) per ottenere un disco che è la quintessenza del romanticismo post-punk americano, tra partenze brucianti e ballate di gusto quasi desertico. Una meraviglia di disco!



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