25/03/09

Il nuovo album degli Isis in uscita il 5 maggio



Gli Isis hanno smesso da diverso tempo i panni della cult band, sono ormai un punto di riferimento per quanti guardano speranzosi al futuro della musica heavy. Altro concetto da sdoganare tra l'altro, considerato che dopo "In The Absence of Truth" del 2006, l’album che li ha portati ad essere uno dei gruppi di punta della Ipecac di Mike Patton, gli Isis hanno cancellato con un colpo di spugna i residui dubbi sulla loro presunta originalità. Perché è proprio questo il punto: mantenere inalterata una propria personalità pur suonando una musica dai toni epici, mai forsennata d’accordo, ma sicuramente ascrivibile a quello che un tempo veniva chiamato metal. "Wavering Radiant" è – dopo 3 anni – un’altra dimostrazione di forza e talento. Il disco, pubblicato negli States ancora da Ipecac, è licenziato per il mercato europeo alla belga Conspiracy, altro marchio che oltre ad aver guadagnato il rispetto di tutti gli addetti ai lavori ha posto in essere le fondamenta per il metallo più avanguardista del prossimo decennio. L’onda d’urto degli Isis si è sgretolata in favolosi momenti di onirica psichedelia, in cui le sospensioni strumentali prendono il sopravvento, accrescendo di significato i tagli quasi cinematici che la loro musica quasi incorpora geneticamente. "Wavering Radiant" è quanto mai una questione di suono, una presa che attanaglia e poi rilascia, quasi attoniti ed è tanto lo stupore nel caso di una band partita dai lidi apocalittici del post-hardcore. Le due chitarre di Aaron Turner e Michael Gallagher rimangono ancora elementi caratterizzanti ed i loro duelli quasi wagneriani costituiscono la spina dorsale del suono-Isis. La voce di Aaron è poi usata in maniera ancor più strumentale, mai canonicamente brutal, semmai sempre più vicina ad un sospiro psicotico, fatte salve le - sempre più rare - parti urlate. Un altro ruolo di primissimo piano è occupato dal talento del multi-strumentista Clifford Meyer, mai così in prima linea, sfruttando anche le potenzialità del suo armamentario sintetico . Le stratificazioni ambientali create dalle sue tastiere (Fender Rrhodes, organo elettrico), costituiscono il fondo abissale su cui si adagiano gli arrangiamenti del gruppo, inquietanti, come in una spirale à la David Lynch. Il dato è questo: oggi gli Isis non hanno davvero punti di riferimento netti, sono loro a rappresentare il nuovo, l’eccellenza. Oltre i meandri dell’heavy music, dello shoegaze, in una dimensione che è già futuribile.

Il disco uscirà in CD il 5 maggio, anticipato a fine aprile dalla pubblicazione del vinile.

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