20/03/09

The Paper Chase: il nuovo album ad Aprile


Le vie dell’avant-rock sono infinite. Sembra essere questo lo spot del nuovo – il quinto – album dei Paper Chase formazione che ormai si è guadagnata il sostegno di tutti i media underground, grazie ad un lavoro continuo e da anni all’insegna del più ispirato e imprevedibile indie-rock. Sommariamente lo chiamavano math-rock, oggi quanto proposto dalla band di Dallas è un suono che sfugge in mille direzioni. Mettendo insieme canzoni rock dal sapore epico, orchestrazioni pop-rumoriste, un amore viscerale per i tempi dispari ed una certa predilezione per quanto venga definito progressive, i Paper Chase giocano con incastri ritmici impossibili, prediligendo sempre e comunque un contorto formato canzone. Il leader John Congleton è ancora la star indiscussa del disco con il suo approccio a tratti esasperato a tratti volatile, una vocalità che ci ricorda da vicino quella sofferta ed originale di Jamie Stewart dei Xiu Xiu, gruppo con cui i Paper Chase hanno molto a che spartire. E’ il primo disco dopo l’innesto del nuovo batterista Jason Garner, che aggiunge ulteriore fuoco ritmico a" Someday This Could All Be Yours (Part 1)" – la seconda parte di questo concept sui disastri naturali è prevista ad inizio 2010 - uno dei dischi più affascinanti e complessi della loro discografia. Partendo dalle figure ellittiche dei Drive Like Jehu – memorabili per i loro intrecci chitarristici – e tenendo in alta considerazione gli stessi King Crimson (periodo Lark’s Tongue In Aspic e Red) i nostri hanno creato un linguaggio inedito, che spesso alla fisicità contrappone il dosaggio degli elementi in campo ed una scaltrezza compositiva senza pari. Nei 47 minuti di "Someday This Could All Be Yours (Part 1)" (in uscita ad Aprile per Southern Records) vengono contestualizzati 20 anni e più di rock indipendente, con maestria e grande senso della posizione. I Paper Chase sarannno ancora sicuri protagonisti del nostro tempo.

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