03/03/09

Eleni Mandell



I quindici brani che costituiscono questa bellissima raccolta di canzoni firmate da Eleni Mandell, fanno perno sull'album del 2007 a titolo "Miracle Of Five", il disco che ha costituito la svolta nella carriera della cantautrice di origini californiane. Arrivando proprio da Los Angeles Eleni è stata sempre una fan dichiarata degli X di Exene Cervenka e John Doe, ma il suo profondo timbro ha aperto talvolta interessanti paralelli con Tom Waits, non fosse altro per gli sketch dal sapore noir spesso inscenati all'interno dei suoi brani. Già attivissima negli anni del college a Berkeley, Eleni finisce presto sotto il tutorato di un personaggio simbolo quale Chuck E. Weiss (un altro che avuto spesso a che fare col Waits nazionale, per non dire della dedica esplicita della Rickie Lee Jones di Chuck E's In Love). Nel 1998 esce il suo primo album autoprodotto a titolo "Wishbone", dove i paragoni con un'altra eroina del nuovo rock – PJ Harvey – si sprecano letteralmente. Ma la Madell è animale raro e se nei successivi "Thrill" e "Snakebite" le torch-songs la fanno da padrone è con il quarto album che il gioco si fa più interessante. Tanto che "Country For True Lovers" del 2003 è un disco completamente immerso nella tradizione a stelle e strisce più arcaica, quella appunto del country. Con autentici fuori classe del genere, la nostar si destreggia addirittura in credibili covers di mostri sacri quali Merle Haggard e Tammy Wynette. Poi arriva il jazz in salsa agro-dolce del successivo "Afternoon" (2004) e l'approccio veramente globale ed imprevedibile alla canzone pop di "Miracle Of Five", dove la nostra arriva addirittura a collaborare con un idolo della sua giovinezza quale D.J. Bonebrake, batterista degli X che ritroviamo a suo agio nel ruolo di vibrafonista. "Artificial Fire" è dunque un tracciare le linee, un punto di partenza per i neofiti, l'invito a far la conoscenza con una artista non più emergente: il suo stile sospeso tra vaudeville, roots-rock e jazz da balera è già un encomiabile passo verso l'originalità. Del resto cosa attendersi da una che in vita sua ha già collaborato con il facoltoso chitarrista Nels Cline (Wilco) ed Herbie Hancock?

1 commento:

Unknown ha detto...

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