E' davvero uno dei produttori elettronici tedeschi più in vista Jan Gleichmar, noto ai più col nome d'arte Disrupt. Dopo l'appassionante debutto per Werk Discs a titolo 'Foundation Bit', il nostro continua ad espandere i confini di una ibridazione tra elettronica e dancehall, colpendoci letteralmente alla bocca dello stomaco con bassi profondi, spesso conditi da vendicative ed avventuriere parentesi 8-bit. Di lui si apprezza in particolare la disciplina formale, e quest'idea marziale di combinare con stile ritmi jamaicani, scampoli di videogame ed intelligent dance music, seguendo un approccio realmente proletario. Del resto l'utilizzo di cheap electronics non può che infondere maggiore credibilità all'essenza del progetto. Disrupt armato di vecchie tastiere Casio ed altrettanto stagionate drum machine riesce a recuperare lo spirito originario del digidub jamaicano, avvicinandosi anche al primigenio universo electro. La traccia che da il titolo all'album – The Bass Has Left The Building – prende il là dal tema del celebre gioco per Commodore 64 Future Knight, per raggiungere invece il climax dub bisogna toccare con mano le basse detonazioni di Bezerk Dub ed Echobombing, quasi lente jam per tutti i maniaci delle basse frequenze. Con questo disco siamo veramente ai vertici di quella commistione già messa in atto dai connazionali Rhythm & Sound, in una variante indubbiamente più spensierata.
11/03/09
Disrupt - The Bass Has Left The Building
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento