18/03/10

Sleepy Sun, il nuovo disco in uscita a metà maggio


Dopo aver dissipato floreali umori psichedelici tra l’originaria West Coast ed il resto d’America, gli Sleepy Sun hanno conquistato a spron battuto anche il vecchio continente, con tappe fondamentali nei maggiori festival europei ed un corollario di live sempre seguitissimi. Un buco nero che ci riporta indietro all’ennesimo remake della summer of love con protagonisti doc che hanno eletto la baia californiana a centro nevralgico delle loro operazioni. Prima l’abbraccio, poi la febbre, eventi che segnano profondamente l’evoluzione degli Sleepy Sun sin da titolo dei loro dischi. In principio "Embrace" ad ammaliare, poi "Fever" – ancora sotto l’egida di ATP – per spargere a piene mani la loro miscela deragliante di soul music in salsa garage. Tra riff di hard-psichedelia, insolite nomenclature blues e melodie eteree, si consuma un nuovo party all’insegna della mescalina, dove i sensi ballano ed i corpi si attorcigliano in una pulsante danza alla fine del mondo. Immaginazione in pillole, viaggi sintetici sul morbido mare percussivo, effetti strobo per quelle chitarre che si insinuano sottopelle, come la buona medicina. Ancora più focalizzata la scrittura per nove brani che sono lisergiche vedute d’annata, poco in linea col chiasso urbano, molto prossime al manifesto ideale dell’eremita moderno. La febbre cova nelle armonie dolci e negli urli improvvisi della coppia di cantanti Bret Constantino e Rachel Williams, nella doppia sei corde di Matt Holliman e Even Reiss – i cui ubriacanti giri concentrici farciscono il disco intero – e nel tumultuoso incedere della ritmica composta da Brian Tice e Jack Allen, rispettivamente batteria e basso. Un hard-working band che si è sciroppata le aperture – in alcuni casi surclassando l’attrazione principale - per Arctic Monkey, Autolux e Mudhoney; che ha scritto una propria versione del classico west coast di Graham Nash ‘Chicago’ per una compilation/tributo che ne celebra il mito. Ed ancora la collaborazione a sorpresa con Mr.Lavelle ed i suoi U.N.K.L.E., che per il nuovo disco incamerano la spinta di questi rampanti acid-rockers californiani. Pronti a prendere ‘the world by storm’ i sei apostoli del più peccaminoso white noise sono qui ad offrirci un’afrodisiaca e sconvolgente pietanza. Onirico rock.

Nessun commento: