Artista a tutto tondo Luca Faggella – origini livornesi ed attuale domicilio romano – ha contemplato in carriera il ruolo di attore, chansonnier e compositore. Esperienze intimamente legate ad un sentire che lo avvicina ai classici contemporanei, letterari e filosofici. Le sue performance hanno lasciato un segno importante all’interno di rinomate rassegne come il Premio Ciampi, Jazz & Image, il Klezmer Festival di Ancona, Roma incontra il Mondo (l’happening estivo che si tiene a Villa Ada), Jazz In Sardegna. Nel 2002 con l'album "Tredici Canti" vince il Premio Tenco come miglior autore emergente. Nel 2009 partecipa al XV Festival Ferrè e riceve l’omonima targa, dedicata quest'anno a Jacques Brel. A teatro ha interpretato il ruolo di Nagg nella piece di Samuel Beckett a titolo Endgame, King Venceslaus nell’ Ubu Roi di Alfred Jarry ed il Mago nella Library of Babel di Borges, spettacoli diretti tutti da Michelangelo Ricci. E’ ancora vocalist (basso-baritono) nei panni di Jimmy all’interno di Mahagonny songspiel - diretto da M. Agostini - del 1998. E’ stato anche alter-ego per lo scrittore italiano Luciano Bianciardi sotto la guida del regista Massimo Luconi. Nel 2003 si esibisce in Musica Per Le Montagne di Giovanni Guaccero al Museo di Arte Contemporanea di Roma MACRO. Nel 2004 canta ed arrangia brani di Jacques Brel nello spettacolo HIVA OA, avvicinandosi così ad uno dei suoi maestri di vita, un’artista che ne ha profondamente influenzato la poetica e la visione d’insieme. Detto di queste esperienze e dell’album dal vivo "Questa Notte Suona Forte, Tutto Bene!" del 2007, è facile intuire come la trasversalità di Faggella sia un fattore determinante nella realizzazione dei suoi progetti. Ogni sua uscita si arricchisce dunque di nuovi tasselli ed esperienze consumate ‘in diretta’. Prodotto da Giorgio Baldi – collaboratore dai tempi del suo esordio di Max Gazzè ed estemporaneo musicista nella band di Stan Ridgway – e dallo stesso Faggella, "Ghisola" arriva a cinque anni dall’ultimo vero e proprio lavoro da studio "Fetish"(Rockatta/Storie di note, 2004). Il titolo, nel dettaglio, fa riferimento alla protagonista del romanzo di Federigo Tozzi "Con gli occhi chiusi". Pubblicato da Goodfellas, il disco mette in fila 12 tracce che sono la summa del pensiero dell’autore. Luca è un crooner per definizione, in questo suo nuovo cimento sembrano concretizzarsi le anime di due figure eccelse come Scott Walker e Fausto Rossi. La voce è così lo strumento determinante e gli arrangiamenti di contorno vivono di una musicalità essenziale ed elegante. Aldilà dell’opera solenne dei presunti padri spirituali, ci sono anche una bella ripresa di "St Elmo's Fire" di Brian Eno ed una versione puntualmente rivista di "Minnush" (da Tredici Canti, momento in cui ha incrociato il suo flusso creativo a quello degli Assalti Frontali), ad ampliare lo spettro emotivo e contenutistico dell’album, già da ora si staglia come una delle più originali e raffinate pubblicazioni in ambito cantautorale del 2010.
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