09/03/10

Dreadzone: un nuovo disco ad Aprile



Dalle ceneri di gloriose formazioni britanniche come Big Audio Dynamite – la stellare band di Don Letts e Mick Jones dei Clash - e dal satellite Screaming Target, arrivano i membri fondatori Greg Dread, l’originale maestro del basso Leo Williams, l’inconfondibile MC Spee, il leggendario vocalist reggae Earl 16 accompagnati da Chris Compton (chitarra) e Chris Oldfield (a bordo per quello che riguarda la produzione esecutiva). La storia dei Dreadzone conosce il primo acuto con la pubblicazione di 360 per la Creation di Alan McGee; con il successivo album del 1995 - "Second Light" - il gruppo realizza quello che ad oggi è considerato un album seminale nel circuito crossover reggae. Tanto che il supporto del leggendario dj John Peel si palesa in un clamoroso attestato di stima: il disco entra di diritto nella sua virtuale top 10 dei migliori dischi di sempre. Un lasciapassare ad un sostanzioso air play radiofonico, suffragato dal singolo "Little Britain" che veleggia addirittura nelle parti arti delle classifiche inglesi, guadagnando un posto al sole nella top 20 nazionale. Giunti al sesto album in studio i Dreadzone si re-inventano. La loro miscela di ritmi caraibici, bassi in levare ed incursioni nel mondo dell’hip-hop come in quello dell’elettronica porta alla creazione del tanto chiacchierato "Eye on the Horizon". Svincolatisi dalla distribuzione major con Virgin, il gruppo pubblica per la personale Dubwiser Records un album pazzesco! Riflettendo le nobili origini che li hanno resi delle autentiche star nel circuito delle più innovativi dancehall come nei festival di genere, il disco si aggancia idealmente alle loro migliori pubblicazioni lunghe degli anni ’90, mostrandosi però, per spirito e contenuti, decisamente innovativo. Mai rinunciando ad una prospettiva dance – sempre guidati dalla consciousness e da quel tiro che in gergo si definisce dubwise – i Dreadzone ampliano i loro orizzonti con inserti moderni, che non possono prescindere da sommovimenti così grandi come il drum’n’bass od il dubstep. Tra i gruppi che della contaminazione hanno fatto un manifesto, questi navigati musicisti inglesi sono pronti a riprendersi in mano il mondo dei club e delle big hall programmando per questo 2010 un esteso tour che toccherà a più riprese Francia, Belgio, Olanda, Germania, Austria, Svizzera, Spagna ed il nostro paese.

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