18/11/08

Paul Flaherty - Bill Nace - Thurston Moore



Il sassofonista Paul Flaherty appartiene alla categoria di jazzisti radicali che riconosce in Albert Ayler, John Gilmore, Peter Brotzmann ed Arthur Doyle i suoi padri putativi. Già attivo sulle scene nella seconda metà degli anni ’70 (con il gruppo impro-jazz-rock Orange) il nostro ha continuato per tutti gli anni ’80 e ’90 ad imperversare nella locale scena di Northampton, Massachusetts, in tempi più recenti accompagnato dal batterista Chris Corsano.

Bill Nace può a ragione essere considerato tra gli antesignani di quello che oggi comunemente chiamiamo noise, il suo morboso approccio chitarristico ha segnato molte uscite indipendenti, fossero di estrazione più rumorista o vagamente weird-folk, tanto è vero che il suo nome è stato associato a quello di Wooden Wand (depositari della più bucolica e spettrale tradizione psichedelica americana) e Chris Spencer (polistrumentista dall’approccio sinceramente intimidatorio).

Il trio si completa con Thurston Moore alla chitarra, figura sempre avvezza alla sfida e vero e proprio magnate con la sua Ecstatic Peace per tutta una scena sotterranea, che spesso ha aggredito le convinzioni del mainstream. Flaherty e Moore si erano già messi in società con Chris Corsano, sia in trio che in quartetto (con l’aggiunta di un secondo sassofono, quello di Wally Shoup). Lo stesso Bill Nace aveva incontrato Moore ripetutamente, mettendo in piedi il ritualistico duo impro Northampton Wools, del quale si attende a breve un album per Ecstatic Peace.

Sono tre i brani venuti alla luce in questa session (titoli espliciti come “sex”’ “drugs” and “lavender”), uno di breve durata, due decisamente lunghi. E’ un primo esempio di quanto abbia potuto creare il trio, assolutamente libero da costrizioni di sorta e capace di immolarsi nel regno della più energica e bruciante free music.


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