03/09/08

Limbo "Early Works"




I Limbo nascono nel febbraio del 1984 per merito di Gianluca Becuzzi, ad oggi una delle eminenze grigie della scena elettronica peninsulare. Dal momento della fondazione, con la sigla Limbo ha pubblicato ben dodici album, due mini, un box ed una cassetta, senza peraltro dimenticare raccolte a tema in cui compariva con tracce inedite. La frenetica attività discografica ha funzionato come trampolino di lancio per quella concertistica, con apparizioni dal vivo frequenti anche in Germania, Svizzera ed Austria.

Un esistenza discografica e artistica tormentata quella di Limbo, con repentini cambi di stile, personale ed etichetta. Un’unica costante riconoscibile: il distinto approccio oscuro ed elettronico. L’opera dei nostri è caratterizzata da una possente ricerca ritmico/timbrica e dal carattere altamente drammatico sia del mood sonoro che dei temi in essere: tecnologia e misticismo, scienza e neoprimitivismo, tanatologia e pratiche erotiche estreme. La qualità estetica, la coerenza concettuale e formale così come la continuità dei linguaggi sviluppati, hanno determinato lo status di culto che circonda il nome Limbo nel circuito underground internazionale.

Nel settembre del 2005 la rinata Spittle Records (già responsabile nel 1986 della stampa del mini-LP di debutto “IN LIMBO”) chiede agli ormai sciolti Limbo di pubblicare tutto il loro primo materiale: il demo d’esordio, il primo mini-LP ed una manciata di brani apparsi dai magazzini sotterranei della stessa label. Il risultato è “Early Works 1984-1987”, doppio-CD che include una versione digitale rimasterizzata e ripulita dell’intera produzione musicale di Limbo nei suoi primi anni.

Il remastering è stato curato da Diego Loporcaro (aka D. Loop), musicista già nell’ultima incarnazione dei Limbo, nonché produttore dell’album “Compendium: The Light Fall”, canto del cigno della formazione toscana. L’artwork è invece opera di Gianluca Becuzzi e Marco Formazioni: l’intero concept grafico di “Early Works 1984-1987” è basato sul materiale visivo originariamente utilizzato nelle due prime release della band.

Nonostante i Limbo appartengano alla storia, la loro eredità musicale è tale da segnare un passo importante nella crescita della scena underground di seconda metà anni ’80, la loro un’influenza estesa a buona parte dell’Europa continentale

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