01/09/08

WOVENHAND - "Ten Stones"



Usando le parole di Robert Browning, con il nuovo Ten Stones Wovenhand (creatura di David Eugene Edwards, già frontman degli acclamati 16 Horsepower) annuncia "un'altra nazione, più grande e più selvaggia" e si muove in terreni ancora inesplorati. Co-prodotto da Daniel Smith dei Danielson, Ten Stones è stato registrato al New Jerusalem Recreation Room di Clarksboro (New Jersey) e ai Dust Bowl Studioso di Glade Park in Colorado.
Le canzoni sono state ulteriormente messe a punto grazie alla chitarra del guest artist Emil Nikolaisen (Serena Maneesh), alle vibrazioni portate dal basso elettrico e dal contrabbasso di Pascal Humbert (anche lui nei 16 Horsepower), la batteria incisiva di Ordy Garrison e la chitarra di Peter Van Laerhoven. Elin Smith dei Danielson, poi, regala la sua voce alla melodia di Humbert in "His Loyal Love". Questi musicisti raffinati - molti dei quali hanno contribuito alla scrittura dei pezzi - illuminano e rasserenano la considerevole ampiezza vocale di Edwards e la sua magistrale capacità compositiva. Dieci canzoni ribelli e fradice di pietà per ascoltatori assetati, questo è Ten Stones. Dal folk discordante di "White Knuckle Grip" alla straniante bossa nova di Antonio Carlos Jobim di "Quiet Nights of Quiet Stars" all'impetuoso foot-stomper "Not One Stone", l'album si distingue per profondità ed eclettismo. Fiancheggiato dall'ammaliante incedere del bandoneon e dai drones del contrabbasso, le parole di Edwards tessono simboli in una tela di immagini pacifiche e infernali allo stesso tempo e proclamano la devastazione del peccato e la dolcezza della redenzione. La musica di Wovenhand è decisamente unica, confonde chi vi si imbatte con i suoi giochi di chiaro-scuro. Ten Stones ci regala un magnifico incontro con la guarigione, la sofferenza e il dolore. "“Not one stone/ atop another will stand,” canta Edwards. E poi, come ogni grande artista che aspetta il momento in cui la sua arte sarà destinata ad una gloria più grande, prosegue “This weary melody ends/ The host of heaven descends/ Down beneath this bleeding ground/ Behold the lamb.”

la pagina myspace di Wovenhand
www.soundsfamilyre.com
www.promorama.it

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