Il produttore di Seattle Jake One è una delle menti più sottili nell’odierno e sfavillante circuito dell’hip hop moderno, laddove il compromesso sembra all’ordine del giorno e le pose assumono valore assoluto di fronte alla bontà stessa delle composizioni. Il suo è un curriculum eccezionale, con collaborazioni che si estendono da 50 Cent a De La Soul. Invidiabile però l’attitudine di Jake One, mai un passo indietro il suo motto, tanto da imporre il suo sound nella top 10 di Billboard. Mettendo insieme le influenze dei suoi padri spirituali DJ Premier, Dr. Dre e DJ Quik con un sano tocco di modernità, Jake è stato capace di colmare il gap tra passato e presente.
Spesso associato al collettivo G Unit, Jake inizia la sua trafila nella città natale seguendo le uscite di Conception Records sul finire degli anni ’90. Questa è solo una piattaforma, presto il suo nome sarà associato ad alcune icone impensabili – come a quella del wrestler John Cena – o a noti epigoni della nuova scena come Gift Of Gab. Dopo il progressivo assorbimento nella cultura mainstream Jake One torna a bomba nel 2008 con un lavoro indipendente, licenziato da uno dei migliori marchi hip-hop underground: Rhymesayers Entertainment. White Van Music è un disco eccezionale, vale la pena mettere immediatamente le cose in chiaro. Da un produttore di tale stazza non potevate che aspettarvi una rivoluzionaria miscela rn'b dai tratti quasi futuristi. E se le amicizie contano ancora qualcosa, nutrita è la parata di stelle che si alterna tra questi solchi: da Young Buck a MF Doom, passando per Busta Rhymes e Brother Ali. Non mancano certo i numeri a questa uscita, che si pone ai vertici di tutto l’hip-hop ascoltato nell’ultimo biennio, una spinta rivoluzionaria che rompe gli indugi e rilancia la figura di Jake One ben oltre i paradisi platinati del mainstream.
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