29/09/08

Adam Ficek balla da solo




Adam Ficek è l’uomo che si nasconde dietro al monicker di Roses King Castles. Un richiamo ancestrale per questa one man band, apparentemente timida, verosimilmente legata ad un immaginario da ‘cameretta’ eppure così puntuale nel realizzare un album che travalica tutti i luoghi comuni del cosiddetto lo-fi e del new acoustic movement. Prendeteli come piccoli acquerelli, le sue canzoni sono emozionanti numeri pop dai sobri arrangiamenti, con una malinconica vena folk e piccole orchestrazioni dal gusto appena barocco. Una sorpresa scoprire questo disco un ragazzo londinese che era già salito alla ribalta con i Babyshambles di Pete Doherty, sedendo per di più dietro ai tamburi. Non c’è furia ma tanto buongusto, gentili ballate old fashioned e momenti di squisita emotività, un ipotetico viaggio che da Syd Barret porta a Graham Coxon attraverso la lucentezza dei Belle & Sebastian. Una rivelazione

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