13/01/09

Madlib è The Beat Konducta - A Tribute To Dilla

Quando Madlib ha fatto seguito all’epocale Donuts di J Dilla – un lavoro che ha introdotto nuovi standard non solo nel mondo dell’hip-hop, ma anche in quello della musica ritmica tutta – con un concept interamente strumentale, una nuova serie ha preso forma all’interno del già sfavillante catalogo della californiana Stones Throw.
Beat Konducta, questo il marchio indelebile che campeggia nella nuova collana, di cui Madlib è cospiratore principe, spesso associato a complici di tutto valore. Il concetto è semplice, tutti i beats ed i campioni accumulati dal nostro in maniera spesso rudimentale, vengono accorpati formalmente in un album, seguendo un concetto comune. Sono autentici viaggi che prendono forma attorno alla produzione più ‘casalinga’ del nostro, quasi un diversivo rispetto alle avventure ufficiali che lo hanno visto protagonista dietro al banco di regia per il gotha della musica urban afro-americana: Ghostface, De La Soul, Talib Kweli e più recentemente Erykah Badu.
I primi due volumi della serie – Movie Scenes – rappresentavano una colonna sonora mentale, come un film che si svolgesse unicamente nella testa di Madlib. Viaggio totale con tappe in Africa – il versante più psichedelico dell’afro beat – nell’America – appunto – cinematografica della Blaxpoitation , in Sudamerica – tropicalismi ed emanazioni lisergiche di quella tribù facente capo ai vari Caetano Veloso, Gilberto Gil ed Os Mutantes – e forse anche in Italia (certo oscuro rock progressivo). Per la seconda tappa ci spostiamo in India, e più precisamente nei pressi della grande industria cinematografica locale: Bollywood, anno di grazia 1975.
Con Beat Konducta Vol. 5-6: Dil Cosby & Dil Withers, l’attenzione si sposta ai giorni nostri. L’omaggio – evidente sin dal titolo – è al compianto compagno di scuderia J Dilla, arguto ricercatore di rime e battiti. E’ una riflessione sul suo innato talento. Prendetelo come un tributo di cuore all’opera dell’uomo, una trasposizione ideale, una lettera aperta alla comunità hip-hop internazionale. Del resto fu lo stesso Madlib ad incoronare J Dilla come King Of The Beats. Niente esotismi questa volta, la strada da battere è quella urbana, contemporanei impasti sonori come pellicole che sfilano sullo schermo della nostra quotidianità. Beats da qui all’eternità.

“One of hip-hop’s finest, most cerebral craftsmen” - Rolling Stone

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