E’ con immenso piacere che comunichiamo la partecipazione del combo newyorkese Easy Star All Stars alla 59sima edizione del festival di Sanremo nella serata del 19 febbraio.
Autori nel 2003 di un vero e proprio caso discografico con Dub Side Of The Moon, rielaborazione in chiave reggae-dub della pietra miliare The Dark Side Of The Moon a firma Pink Floyd, i nostri calcheranno il palcoscenico dell’Ariston nella veste di ospiti internazionali ed eseguiranno il brano Time.
L’esperimento Dub Side Of The Moon ha fruttato grande interesse e notevole visibilità alla formazione, fortemente indebitata nei confronti della musica giamaicana. Gilmour e soci ai Caraibi? Al solo pensiero molti scossero il capo, eppure quello che è accaduto con ‘The Dub Side Of The Moon’ è stato un autentico miracolo, di quelli che si possono iscrivere nella storia recente del pop. Sfruttando il potenziale melodico e gli arrangiamenti estrosi dell’originale, Easy Stars All Stars hanno ricostituito un nuovo ambiente, in cui il reggae è per definizione la stanza in cui aleggiano le vibrazioni spaziali dell’originale.
Dub Side Of The Moon è uno degli album reggae di maggior successo del 21simo secolo ed ha occupato per oltre 5 anni i primi posti della chart specializzata di Billboard. La prestigiosa rivista britannica Mojo ha indicato l’album come il secondo miglior disco di cover di sempre. Il successore – Radiodread, parabola ‘nera’ di Ok Computer – è stato per 18 mesi in cima alla Top Reggae Chart di Billboard, conquistando addirittura i favori degli stessi Radiohead.
Il collettivo newyorkese non teme certo confronti con la storia: il 14 di Aprile - ancora per il marchio Easy Star Records - vedrà la luce Easy Star’s Lonely Hearts Dub Band, come si evince dal titolo ripresa del concept album beatlesiano Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band. Tra gli ospiti del disco nomi di spicco della scena reggae, dancehall e dub internazionale come Steel Pulse, Michael Rose (Black Uhuru), Max Romeo, The Mighty Diamonds e numerosi altri.
Autori nel 2003 di un vero e proprio caso discografico con Dub Side Of The Moon, rielaborazione in chiave reggae-dub della pietra miliare The Dark Side Of The Moon a firma Pink Floyd, i nostri calcheranno il palcoscenico dell’Ariston nella veste di ospiti internazionali ed eseguiranno il brano Time.
L’esperimento Dub Side Of The Moon ha fruttato grande interesse e notevole visibilità alla formazione, fortemente indebitata nei confronti della musica giamaicana. Gilmour e soci ai Caraibi? Al solo pensiero molti scossero il capo, eppure quello che è accaduto con ‘The Dub Side Of The Moon’ è stato un autentico miracolo, di quelli che si possono iscrivere nella storia recente del pop. Sfruttando il potenziale melodico e gli arrangiamenti estrosi dell’originale, Easy Stars All Stars hanno ricostituito un nuovo ambiente, in cui il reggae è per definizione la stanza in cui aleggiano le vibrazioni spaziali dell’originale.
Dub Side Of The Moon è uno degli album reggae di maggior successo del 21simo secolo ed ha occupato per oltre 5 anni i primi posti della chart specializzata di Billboard. La prestigiosa rivista britannica Mojo ha indicato l’album come il secondo miglior disco di cover di sempre. Il successore – Radiodread, parabola ‘nera’ di Ok Computer – è stato per 18 mesi in cima alla Top Reggae Chart di Billboard, conquistando addirittura i favori degli stessi Radiohead.
Il collettivo newyorkese non teme certo confronti con la storia: il 14 di Aprile - ancora per il marchio Easy Star Records - vedrà la luce Easy Star’s Lonely Hearts Dub Band, come si evince dal titolo ripresa del concept album beatlesiano Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band. Tra gli ospiti del disco nomi di spicco della scena reggae, dancehall e dub internazionale come Steel Pulse, Michael Rose (Black Uhuru), Max Romeo, The Mighty Diamonds e numerosi altri.
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