Due album in uno, mettiamola così, Deep Soul dei Revelations è un’ulteriore sorpresa nell’ambito dell’universo black. Una collezione di memorabili numeri soulful interpretati da Trè Williams, sette tracce che odorano profondamente di sud, sposando quei ritmi urbani che hanno portato etichette leader del settore come Motown e Stax sulle mappe. Ai sette numeri vocali corrispondono altrettante sette tracce strumentali, vigorose version in odore di rare grooves, tutto questo per riportarvi fedelmente il talento di questa formazione che al debutto pare avere la stessa stoffa di veterani del genere. I Revelations arrivano da Brooklyn, New York, luogo santificato dalle produzioni e dal lavoro maestro di Dap-Kings (relativamente anche al loro marchio Daptone). La musica del gruppo è fortemente influenzata dal suono ‘sudista’ di etichette come Hi Records (la leggendaria label di Memphis che ha pubblicato perle di Al Green e Ann Peebles) ma non cade nell’equivoco di riprodurre fedelmente quei suoni, risultando anzi fresca ed attualissima, al contrario di molte sensazioni dei sotterranei funk che cavalcano con modestia l’onda lunga dei grandi del passato. La performance del gruppo è secca, senza fronzoli, realizzata senza l’ausilio di alcun marchingegno digitale. Rell, Wes Mingus, Borahm Lee, Josh Werner e Gintas Janusonis tengono le fondamenta di questo suono spesso e caldo, che riporta direttamente le esperienze di strada e lo struggimento dell’uomo nero come nella miglior tradizione del genere, canzoni d’amore, passionali, esistenziali. E Trè Williams è quel tipo di vocalist: magnetico, sconvolgente nella sua presenza. Con brani tipo Sorry’s Not Enough, Because Of You o la possente Heavy Metal Blues i Revelations bussano alle porte dei maestri con reverenza, consci però del loro immane potenziale. Back to the roots!
17/02/09
The Revelations feat. Trè Williams - Deep Soul
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