Nonostante il nome lasci presupporre dirette origini italiane, Fabrizio Don Cavalli è un parigino doc, il cui sangue non è blue – perdonate la facile ironia – bensì ‘affogato’ nel blues. Cryland è il suo debutto inglese per A*Rag, piccola indipendente che lo sosterrà nella crociata in tutti i paesi del mondo civilizzato. Una campagna quella programmata da Don Cavalli, che in maniera fiera intende riproporre quanto di più solido sia alle origini del rock n roll contemporaneo: il blues. Nelle sue più maliziose declinazioni, anche. Quindi garage, rockabilly ed infine una mai sopita vena soul. Appena 35enne il nostro sembra già un veterano, avendo bazzicato i più malfamati club della provincia parigina e non, portando sulle scena una riedizione della più sanguigna musica americana. E Don Cavalli non si fa certo ingannare dalle etichette, tanto che per lui è necessario fare un distinguo ‘Non dimenticate che il blues ha a che fare soprattutto con sentimenti umani e questi potete trovarli in qualsiasi genere di musica, ogni luogo in questo vecchio e magico mondo ‘.
Cryland è stato registrato in coppia con il bassista/batterista Vincent Talpaert in un piccolo studio vicino al mercato delle pulci di Saint Ouen, nei pressi di Parigi. Una gemma, per di più rara, che tradisce assolutamente le sue umili origini. Del resto quello di Don Cavalli è un film già scritto, la sua New Hollywood Babylon è stata concepita molto prima del pellegrinaggio oltre oceano, con destinazione Los Angeles.
Ha già un estimatore di fiducia in quel Jon Savage, columnist per Mojo e da anni critico di tutto rispetto in terra d’Albione, che lo ha già incoronato come il degno successore al trono lasciato vacante da White Stripes e Black Keys. Non perdetelo per nessuna ragione al mondo durante le sue scorribande dal vivo, quest’uomo è in grado di tirar giù dalle fondamenta qualsiasi club!
Ah e se proprio cercate il pelo nell’uovo, sappiate che la copertina di Cryland è stata disegnata dal francese So Me, meglio noto per i suoi lavori destinati a Kanye West, Justice ed alla crew di Ed Banger.
Cryland è stato registrato in coppia con il bassista/batterista Vincent Talpaert in un piccolo studio vicino al mercato delle pulci di Saint Ouen, nei pressi di Parigi. Una gemma, per di più rara, che tradisce assolutamente le sue umili origini. Del resto quello di Don Cavalli è un film già scritto, la sua New Hollywood Babylon è stata concepita molto prima del pellegrinaggio oltre oceano, con destinazione Los Angeles.
Ha già un estimatore di fiducia in quel Jon Savage, columnist per Mojo e da anni critico di tutto rispetto in terra d’Albione, che lo ha già incoronato come il degno successore al trono lasciato vacante da White Stripes e Black Keys. Non perdetelo per nessuna ragione al mondo durante le sue scorribande dal vivo, quest’uomo è in grado di tirar giù dalle fondamenta qualsiasi club!
Ah e se proprio cercate il pelo nell’uovo, sappiate che la copertina di Cryland è stata disegnata dal francese So Me, meglio noto per i suoi lavori destinati a Kanye West, Justice ed alla crew di Ed Banger.
Nessun commento:
Posta un commento