29/03/11

Little Scream - The Golden Record (Secretly Canadian)

Montreal è il nuovo circolo ‘vizioso’ dell’indie-rock, tanto che il centro nevralgico canadese sta producendo alcune delle più solide realtà nel campo internazionale, scippando le prime pagine agli stessi cugini americani, qualche centinaia di chilometri più a sud. Se non si tratta di egemonia, poco ci manca. Già dal nome si riscontrano i due volti di Little Scream, la cui sospesa poesia elettro-acustica fa pensare a pagine colte del folk americano per poi ripiegare sull’attualità di indie-rock virato r&b, un po’ come accaduto negli ultimi dischi di Dirty Projectors e Sufjan Stevens. The Golden Record, il titolo del debutto, fa riferimento al lancio del Voyager Space nel 1977, con l’intento di liberare – attraverso una capsula temporale – suoni, linguaggi e musiche che potessero rappresentare il pianeta terra. Destinatarie alcune forme senzienti che potessero intercettare nel futuro un messaggio dal passato remoto. Etica ‘marziana’ che sembra alimentare – nella distanza tra i contenuti - The Golden Record, disco che parla una lingua moderna, pur basando le sue credenziali su abitudini antiche. Nata in Iowa e cresciuta lungo le rive del fiume Mississippi in una sorta di ‘Addams Family che incontra il 700 Club’ Little Scream – al secolo Laurel Sprengelmeyer - ha imparato da giovanissima a cimentarsi con strumenti classici quali violino e pianoforte. Presto la sei corde diverrà sua sodale, in un percorso non solo artistico, ma propriamente di vita. Una sorta di artista di strada re-inventata. Co-prodotto da Richard Reed Parry (Arcade Fire, Bell Orchestre), The Golden Record vede cimentarsi la nostra alla chitarra, voce, violino e tastiere. Nel ribadire come quella di Montreal sia una comunità che dialoga, sono innumerevoli i contributi dei musicisti locali. Richard Parry, Mike Fuerstack (Snailhouse), Becky Foon (Silver Mt. Zion), Patty McGee (Stars) e Sarah Neufeld (Arcade Fire, Bell Orchestre) sono i nomi più celebri a sostegno di questa sensibile causa. L’unico talento fuori dal ‘giro’ è Aaron Dessner dei National, che ha contribuito al brano“The Heron and the Fox.”. Che sia proprio questo il Blue 2.0 di Joni Mitchell che attendevamo da tempo immemore?

Little Scream: "The Heron and The Fox" (live) from Secretly Jag on Vimeo.

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