16/03/11

Liberati è il nuovo disco della Krikka Reggae


L’avventura della Krikka Reggae continua con il terzo lavoro ‘Liberati’, che è frutto della collaborazione tra l'etichetta Etnagigante di Roy Paci e la Goodfellas. In quindici tracce la band lucana si mantiene coerente alle sue radici ma cerca di espandere i propri limiti espressivi con composizioni più mature rispetto al passato ed arrangiamenti più incisivi ed elaborati. Krikka Reggae è una roots reggae band nel senso ampio del termine: roots significa radici e le loro radici affondano nella genuinità del loro dialetto che diventa nella loro voce un testimone del nostro tempo, una denuncia delle ingiustizie, della violenza, delle guerre, una lancia contro la mediocrità e la superficialità generale che ci circonda. In questo senso il dialetto è quindi lingua viva più che mai e strumento che porta emozione.
L’attitudine di Krikka Reggae è un omaggio ai grandi artisti storici del roots reggae e la collaborazione con Roy Paci, Nandu Popu di Sud Sound System e Bunna di Africa Unite che apre ‘Liberati’ è anche un omaggio alle radici della vitale scena reggae italiana, a chi prima di loro ha aperto una strada ed una ricca tradizione con fatica e dedizione. Lo sguardo al futuro invece è ‘A’ skol’ con il ‘ragga’ di Little Vincenzo e la certezza che le nuove generazioni raccolgono il messaggio vitale del reggae e lo adattano ai loro sogni e alle loro speranze. Tra questi due poli troviamo il presente e le preziose collaborazioni con Macro Marco, Mama Marjas, i Franziska e Rankin’ Lele & PapaLeu tra gli altri.
Krikka Reggae spinge l’acceleratore del roots in classici come ‘Non vedo pace’, ‘La verità’, ‘Violenza economica’, ‘Lo critichi’, ‘Vanità’ e ‘Sound & Cultur’ (quest’ultima insieme a Tonico 70 e Giuan U’Roots) e ‘Buscià’, sicuramente i brani più sferzanti anche in termini di contenuto. ‘A’skol’ è l’unico episodio marcatamente dancehall mentre l’iniziale ‘Ho solo occhi per te’ cita i Flamingos in un numero soul-reggae di grande classe arricchito dai grandi ospiti. Anche ‘Vanità’ ha un bell’arrangiamento tra la dolcezza degli archi, la grinta del rock chitarristico ed un beat quasi hip hop per una lirica vibrante contro l’ipocrisia ed il culto dell’esteriorità. Il lato più solare di Krikka Reggae si manifesta in ‘Quand n’vuo’, ‘Universal love’ e la magnifica ‘U mar kiù chiar’, un tributo al Bob Marley di ‘Waiting in vain’. ‘Liberati’ è il passo avanti di una delle bands più interessanti del panorama del reggae italiano e lo stimolo a ripartire per condividere le vibes con il pubblico in tutte le città d’Italia dove brucia il fuoco della musica in levare. Recentemente hanno collaborato con il conterraneo Rocco Papaleo in una incredibile versione di Basilicata On My Mind compresa anche negli extra del dvd di Basilicata Coast To Coast.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Big Big Big up Krikka!!!
Non vediamo l'ora di comprare questo Big album!!!

Bless