20/04/10

Pipettes contro tutti


Il ritorno delle Pipettes è stato anticipato da un repentino cambio di organico che allo stesso tempo ha introdotto una serie di sostanziali ritocchi alla proposta delle nostre, capaci di affrontare la seconda avventura discografica con rinnovata verve, abbandonando l’immaginario fifties a cui erano associate sin dagli esordi. La musica cambia al pari dell’etichetta che cura oggi i loro interessi, Fortuna Pop, che già ha fatto tanto per veicolare in Europa il successo dei Pains Of Being Pure Heart. Un modo di rimettersi in gioco dopo la parentesi major ed i successi di vendita, che anche nel nostro paese sono stati affatto trascurabili. La docile aurea da girl group – gustosamente spectoriana – che ne ha fatto le fortune è stata accantonata in favore di uno stile più modernista, ma affatto sobrio. Sempre memori di quello che è stato il pop degli ultimi 30 anni, quello che ha fatto breccia nei cuori e nelle classifiche di mezzo mondo – le Pipettes aggiustano il tiro, incamerando anche influenze dance ed easy listening, in un connubio glitterato, che a distanza rievoca da una parte la sensuale patina dello Studio 54 e dall’altra lo stravagante europop degli Abba. Ani – sorella dell avocalist leader Gwenno – è uno dei volti nuovi della compagine, a ha all'attivo un suo show televisivo per un canale irlandese, già punto di riferimento per l’universo della moda. Insieme a lei è stato reclutato un veterano alla batteria come Alex White (The Electric Soft Parade e Brakes). I due vanno a completare l’organico originario con Monster Bobby (chitarra), Jon (basso), Seb (tastiere) e la stessa prima donna Gwenno. Prodotto dal leggendario Martin Rushent, preso di forza da un forzato ritiro, il disco può dunque avvalersi del tocco di un ingegnere del suono formidabile. Nel suo palmares spiccano i lavori di Stranglers, Shirley Bassey, Altered Images, The Buzzcocks e soprattutto "Dare" degli Human League, vero e proprio punto di riferimento per tutta la scena synth pop. A partire dal primo singolo "Stop The Music" il gruppo rinasce ed il loro è un balzo prepotente verso il futuro, con un’attitudine che a ben vedere potrebbe essere paragonata a quella delle giovani indie band invaghitesi dell’r&b. Un disco pop moderno, raffinato e sottilmente dance per una band che non teme smentite.

L'USCITA MONDIALE DI QUESTO ALBUM, INIZIALMENTE PREVISTA PER META' GIUGNO, E' STATA POSTICIPATA AL 6 SETTEMBRE




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