26/04/10

Vesuvio Pop

Goodfellas e Rave Up Multimedia sono lieti di presentare “Vesuvio Pop”, un ricco documentario in DVD accompagnato da una compilation che raccoglie il meglio della canzone napoletana del III° millennio, che vi sveleranno tutti i segreti della prolifica scena musicale all’ombra del Vesuvio.

DATA DI PUBBLICAZIONE: 28 MAGGIO 2010

Parlando di partenopop o nuovi melodici non si può certo trascurare l’impatto che a livello mediatico abbiano avuto questi autori nelle rispettive aree di appartenenza. Un mercato – il loro – che si è sviluppato ‘parallelamente a quello dell’industria discografica ufficiale, con pubblicazioni capaci di sbancare i botteghini anche per via del prezzo stracciato. Un fenomeno da non ascriversi propriamente all’underground, tanto in crescita la visibilità e la credibilità di questi artisti anche al di fuori dei confini regionali. Quello che comodamente viene definito come partenopop è in realtà filosofia di vita, capace di incendiare anche le periferie palermitane e quelle romane. Autori che a spallate si sono conquistati il rispetto non solo dei boss locali – l’immagine più naturale è quella del Gomorra di Saviano, trasposto in immagini da Garrone – ma anche delle siddette eminenze grigie che controllano il ‘commercio’ dai bassifondi.

E’ una nuova generazione di cantanti giovanissimi quella che sta conquistando le luci della ribalta:
Alessio, Raffaello, Luca Formisani, Tony Colombo, Francesco Renzi, Emiliana Cantone… sono alcune delle nuove local star nate sotto l’ombra del Vesuvio. Alcune di queste – probabilmente – destinate a compiere il grande salto e a spopolare nell’etere nazionale. Siamo al pop di terza generazione, il biondo ragazzo della curva B Nino D’Angelo imperversò per buona parte degli ottanta (con le relative comparsate cinematografiche al fianco dell’inseparabile Cannavale), il suo erede naturale Gigi D’Alessio mise le mani sugli anni novanta, divenendo ben presto personaggio pubblico, ora ‘adottato’ a livello nazionale. Vesuvio Pop è l’ennesimo ritorno di quel suono con il suo -spesso – ingombrante immaginario.

C’è chi accusa il fenomeno di collusione con la malavita locale, chi più semplicemente lo ritiene espressione naif di certo modo di interpretare la musica, oppure chi valuta si tratti di una realtà autentica originata dalla parte marginale della metropoli partenopea, dunque, una delle manifestazioni più realistiche del difficile quotidiano napoletano. E’ evidente che spesso si tratta di cliché negativi gratuitamente attribuiti con una certa dose di snobismo (se non di malcelato razzismo) in modo indiscriminato verso una forma d’ espressione cui va comunque riconosciuta l’assoluta autonomia dai centri nevralgici del potere mediatico.

Flussi di note e parole che puntano diretti al cuore, forti nel generare emulazione e voglia di riscatto; canali attraverso i quali è finalmente possibile fare udire la propria voce al mondo, occasioni per provare a migliorare il proprio quotidiano. Musica di comunità, certo, ma anche megafono attraverso il quale esprimere gioie e dolori autentici, allo stesso modo di come potrebbero essere vissuti e cantati nelle periferie abbandonate di qualsiasi altra metropoli del mondo.

Perché i luoghi in cui si consuma la musica sono spesso matrimoni, comunioni o ricorrenze di altra natura. E nello sfarzo – spesso ci si chiede come vengano allestite le stesse celebrazioni, ma a pensar male si fa peccato… - avviene anche il generoso lancio di un artista emergente, che abbraccia tutto un mondo di riferimenti tangibili. Occasioni che generano dunque opportunità di lavoro non esistenti altrove in Italia. Una macchina che muove migliaia di euro, capace di essere un’alternativa più che redditizia alla drammatica disoccupazione di massa presente nel territorio. Con questo sogno nel cassetto, decine e decine di ragazzi di Napoli e circondario, stanno iniziando a muovere i primi passi nella canzone melodica.

E’ dunque un documentario eccezionale - accompagnato da un’altrettanto preziosa compilation – quello diretto da Pierpaolo De Iulis, occasione più unica che rara per gustare dall’interno i luoghi in cui la nuova canzone napoletana ha preso forma. Da "Te voglio bene assaje" di Raffaele Sacco a "Scivola quel jeans" di Raffaello, Vesuvio Pop è un avvincente viaggio attraverso gli aspetti più veraci di questi nuovi cantori. Tutti i segreti della prolifica scena musicale all’ombra del Vesuvio sono ora di vostro dominio.

Vesuvio Pop audio sampler:
1. CHILLE VA PAZZE PE' TTE - Ciro Rigione
2. OK - Valentina
3. ALESSIA - Impero
4. ME MIETTE 'O CORE INT' O ZUCCHERO - Luca Formisani
5. UFFA'- Fortuna
6. LA TUA LAMBRETTA - Genny Aliberti
7. 'A BICICLETTA - Alberto Selly
8. 'A FELLA 'E CARNE - Mimmo Taurino
9. IL NAPOLI NEL CUORE - Frank Tellina
10. POCHA - Francesco Renzi
11. E PASSATE 'NA MANO PA' CUSCIENZA- Giovanna De Sio
12. MALAVITA NAPULITANA- Tommy Riccio


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