"Brain Cycles" è il secondo album dei Radio Moscow e si materializza nella forma di un lavoro fortemente acido, equamente diviso tra fluenti momenti di psichedelia e tracce più prossime al rock dei primordi. Il gruppo cita l’eroico chitarrista Randy Holden – per brevissimo tempo anche nei Blue Cheer – i Groundhogs, il fuoriclasse del blues inglese Peter Green (ex-Fleetwood Mac) ed i biker figli dei fiori giapponesi Flower Travelin’ Band. La band arriva da una piccola cittadina dell’Iowa, creatura del prodigioso chitarrista Parker Griggs. I Radio Moscow debuttano nel 2007 col disco omonimo, prodotto da Dan Auerbach dei Black Keys, ed è già un piccolo - fluorescente - miracolo. Griggs fa ancora tutto da solo (chitarra, batteria, percussioni e voce) assumendo il giovane bassista Zach Anderson come unico co-pilota. "Brain Cycles" è un disco di stoner-rock più disteso, in cui le lunghe jam strumentali – da sempre biglietto da visita importante del gruppo – ricoprono per buona parte la durata dell’album. Avrete la netta sensazione di staccarvi da terra, in un viaggio della mente che riporta a circa 40 anni fa. Il giovane Parker Griggs si impone così tra le più lucide menti del nuovo stellare rock americano, quello che alle grandi arene preferisce addirittura l’iperspazio.
25/06/09
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