All’ipotetico crocevia tra Kate Bush e Joni Mitchell, un teatro sospeso tra melodiose radici cantautorali ed il fascino elegante dell’elettronica, una via che è già storia manifesta per questa eroina proveniente dai fiordi norvegesi. Susanna Karolina Wallumrod è uno dei volti più rappresentativi della più sofisticata canzone moderna, il fiore all’occhiello del prestigioso catalogo Rune Grammofon, che ha dato il là ad un nuovo corso musicale, dove l’avanguardia si fonde mirabilmente ed obbligatoriamente con un sentire pop iper moderno. Con l’accompagnamento principe del tastierista Morten Qvenildi il terzo album accreditato a Susanna And The Magical Orchestra è ancora l’esemplificazione di una purezza stilistica, di un sofisticato abbraccio emotivo, dove la puntualità degli arrangiamenti mai lascia il passo al dilemma della spontaneità. Ciò che può apparire una severa applicazione di determianti stilemi è in realtà la volontà espressa di una scrittura progressiva, ricca di pathos, pur se avvolta in una coltre che sa di futurismo, anzi modernariato. Nella sclaetta in cui sono i brani della coppia Wallumrod/Qvendil a recitare la parte del leone si fanno largo una straziante cover del genio inglese Roy Harper - Another Day – ed un’impensabile ripresa di Subdivisions dei mitologici prog-rockers canadesi Rush. Con l’intervento discreto di un cast di musicisti sempre intercambiabile – spicca di certo il nome di Helge Sten ingegnere del suono dei Motorpsycho e membro effettivo dei Supersilent - 3 rilascia attraverso i suoi solchi una brezza quasi autunnale, un sospiero lieve che ci consegna ancora una volta inalterata l’algida poesia di Susanna e della sua virtuale orchestra. Musica come un sospiro.
27/08/09
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