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Il disco, originariamente pubblicato da Makerworks Recordings, viene ristampato sul finire del 2008 dalla sottoetichetta di Fat Possum Big Legal Mess Records, anticipando proprio la nuova fatica a 33 giri. New Moon Hand ce lo riconsegna più forte che mai, sorretto anche dall’apporto di musicisti di Lambchop e Silver Jews. La formazione base che ha inciso il disco è invece completata da Cedric Burnside, Jim Dickinson ed Alvin Youngblood Hart, comprimari che con grande calore e maestria avvicinano questo disco ad un abbraccio spirituale.
La poetica di Maker è ovviamente rurale, sudista, fotografia di grandi spazi. Il suo stile suggerisce paragoni con giganti quali Charlie Patton e Neil Young, pur potendo toccare il presente e l’estetica di gruppi quali White Stripes o Black Keys.
E’ musica che vi stordirà per le sue dosi di pura e non sofisticata elettricità, una carezza ed un alito di polvere, sulle 12 battute classiche del delta blues. Willem Maker è un uomo che ci parla di redenzione, attraversando la musica moderna con lo spirito dei grandi saggi e viaggiatori.
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