Un nuovo marchio – Coptic Cat – ed una formazione mai come ora estesa e capace di convogliare gli umori allo stesso tempo bui e solari del cantore apocalittico per eccellenza: David Tibet. "Aleph At Hallucinatory Mountain" è l’atteso ritorno in studio dei Current 93, con un album che in oltre 53 minuti di musica si presenta ad oggi come il loro più ambizioso. Messe da parte le atmosfere più prettamente acustiche, l’Aleph di Tibet si configura come ancestrale rappresentanza psichedelica, con la sua inimitabile voce tesa e recitata a domare le fiamme della sei corde. Il disco elettrico dei Current 93, verrebbe da dire. Tirati dentro due eroi della sei corde come Keith Wood (meglio noto con la sigla Hush Arbor) e James Blackshaw (prossimo al salto di qualità con il disco di debutto per la Young God di Michael Gira) il percorso allucinato di Tibet esce dalle fosche brume del cantautorato mistico, per abbracciare una multipla dimensione rock. Elettricità è la parola d’ordine, almeno per una buona parte del disco. Ma gli ospiti non mancano di certo, ognuno a recitare una parte da protagonista e a rendere ogni singolo episodio di Aleph imperdibile nella sua urgenza. Lo stile vaudeville di Baby Dee, una sorprendente ed irriconoscibile Rickie Lee Jones, l’incantata bellezza di Andria Degens di Pantaleimon, la voce sensuale di Sasha Grey, starlette del nuovo cinema pornografico americano, tutte prove canore sopra le righe, che come nel precedente "Black Ships Ate The Sky" allargano sensibilmente la famiglia Current 93, verso una nuova esoterica dimensione. E ancora, il produttore ed enfant prodige Andrew Wk (anche bassista nella formazione live), il violoncellista John Contreras (Calexico, Marc Almond) e lo straordinario batterista Alex Neilson (Will Oldham, Red Krayola). Parata di stelle ma non ingombranti. Per puntare ad un unico clamoroso risultato: "Aleph At Hallucinatory Mountain", cosmico misticismo e rasoiate progressive (ultimamente Tibet si fa fotografare con una cintola degli Yes), il primo grande disco di questo 2009.
I Current 93 saranno ospiti d'onore al Post Romantic Empire Final Fest con una formazione d'eccezione. La poetica e l'intensità emotiva dei Current 93 sono quando di più rappresentativo P.R.E. si sente di proporre per chiudere, in occasione del suo colorato funerale, un percorso che ha fatto del Dream English Folk il suo tratto distintivo. Il concerto sarà parte del P.R.E. Final Fest che avrà luogo all'Init Club di Roma il 17 e 18 ottobre 2009. Disponibilità di biglietti solo in prevendita. Per info: giulio@postromantic.com
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