21/10/10

Nuove ristampe per la Jon Spencer Blues Explosion

Continua la rutilante serie di ristampe dedite alla Blues Explosion di Jon Spencer.
E’ ora tempo di recuperare la primordiale enfasi rock’n’roll di Year One, ad oggi l’uscita più prossima alla matrice garage’n’roll del lotto. Il disco è pubblicato in una versione estesa, 38 brani in tutto, con le originali incisioni di Reverse Willie Horton, le registrazioni del 1991 curate da Steve Albini, un paio di sette pollici d’epoca, una traccia bonus dall’edizione giapponese e l’inedita versione di History Of Sex. Un suono sferragliante, che a suo modo chiuderà un primo capitolo della loro genesi.

Con Extra Width del 1993 la musica cambia, anche radicalmente. Con sferzanti organi hammond ed una bastarda vena funky il trio si affaccia dalle parti della Stax, con in cuore le imprese di Booker T & The Mg’s e Bar-Kays. Un brano come Afro è tuttora un istantaneo successo da dancefloor. Il cd è doppio con l’aggiunta integrale di Mo’ Width ed ulteriori brani dal vivo.

Orange del1994 rimane per molti il punto più alto della parabola artistica della Jon Spencer Blues Explosion. Non a caso il disco contiene il groove assassino di brani come Bellbottoms, Flavor e la stessa Orange, dilanianti ossessioni in 12 battute come Brenda ed una generale propensione al ritmo nero. L’amore nei confronti di hiphop e broken beat sfocerà infine in Experimental Remixes, che nel nostro caso è anche cd bonus. Mike D dei Beastie Boys, GZA del Wu-Tang Clan, Beck, Moby e Dub Narcotic sono i cospiratori del caso.

Acme del1998 è lavoro più raffinato, un’ulteriore cambio di rotta, non meno affascinante. Il programma originale si arricchisce di remix ad effetto da parte di Techno Animal e Jim Foetus. Nel secondo cd troviamo Extra Acme, praticamente un album di outtake, alternate version sconvolgenti e remix ancora una volta avvincenti ( Dan The Automator e ancora Dub Narcotic). Un’abbuffata con tutti i crismi, per il miglior boogie del ventesimo secolo.

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