01/10/10

Nino Bruno e le 8 Tracce




Il viaggio all’interno della canzone tradizionale è stato per Nino Bruno motivo di confronto, sempre e comunque. Dalle prime pubblicazioni con il gruppo culto partenopeo Von Masoch – una via decisamente teatrale alla wave più trasversale - Bruno non ha mai smesso di sperimentare. E spesso la volontà di elaborare nuove soluzioni ha spinto il nostro ad una ricerca a ritroso, confrontandosi di volta in volta con i diversi periodi aurei della canzone italiana. Una filosofia di vita che gli ha comunque permesso di accantonare l’idea di un pop tradizionale, per giocare a più riprese con l’elettricità, il folk e certi caldi ritmi mediterranei. Nino Bruno e le 8 Tracce nasce come progetto nel 2004, facendo fede all’attitudine più sperimentale del suo protagonista. Il trio utilizza gli strumenti chiave chitarra, organo Farfisa e batteria. Il debutto Nino Bruno E Le 8 Tracce per la torinese Toast Records (ora ripubblicato da CNI) contiene già gli elementi cardine del loro suono. Ma è con "Cane Telepate" – appena licenziato da La Canzonetta/Sintesi 3000 e distribuito in esclusiva per l’Italia da Goodfellas – che il terzetto spicca decisamente il volo. Sono undici tracce che vivono di caratteristiche proprie, pur riscoprendo pagine felici dei nostri sessanta e settanta. Sono canzoni folk rivitalizzate da una coltre psichedelica, con spesse escursioni nel mondo del freak-beat. Disco che ispira una danza del tutto spontanea, una tradizione che monta attraverso trovate ed arrangiamenti contemporanei, come a mantenere sempre un equilibrio tra l’oggi e il domani. Ascolterete in "Tipo da evitare tipo da incontrare" la voce di Francesco Di Bella dei 24 Grana, mentre il flauto della strumentale "Venite, Venite, Ragazzi" è di Daniele Sepe. La produzione artistica è di Marco Messina (99 Posse), che per l’occasione si è rimesso al luddista metodo lavorativo del gruppo – definito non a caso Dogma 8 - utilizzando registratori analogici a bobina sia in ripresa che in missaggio. Altri ospiti sono Libera Velo, Emanuele Esposito e Giovanna Marmo, che firma due testi e il delizioso artwork del CD. Il resto è affidato al caratteristico organico della band, con Peppe Sabbatino (batteria) Roberto Vacca (organo,che lascia subito dopo il disco, sostituito da Giulio Fazio) e lo stesso Bruno (chitarra e voce).

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