26/10/10

Album solista per Gareth Liddiard dei Drones



Il debutto solista di Gareth Liddiard dei The Drones è una faccenda sicuramente intimista, un folk nero come la pece che interrompe solo a livello estetico il continuum col gruppo madre. Perché in termini di vibrazioni, l’onda lunga della migliore rock band australiana in circolazione è ancora presente. Disponibile in cd e doppio lp, l’album è edito da ATP Recordings, che scommette ancora sul songwriter che ci regalò il delizioso "Havila" con la band madre. Gareth ha già collezionato numerosi riconoscimenti ufficiali con i suoi Drones, spogliare i suoi brani dall’elettricità del quartetto è stato solo un escamotage per ribadire la freschezza della sua scrittura. Pezzi come ‘I Don’t Ever Want To Change’, ‘Sixteen Straws’ e ‘Shark-Fin Blues’ sono già entrati nel novero delle migliori canzoni australiane di sempre, stando almeno ad un’attenta commissione di musicisti ed addetti ai lavori locali. Registrato in una tenuta isolata a 30 minuti di macchina da Yass, nella regione del New South Wales, "Strange Tourist" cattura l’essenza stessa di Liddiard: chitarra e voce, tanto basta per scatenare il suo fuoco interiore. Storie surreali sono al centro delle sue canzoni, dal suicidio di un salariato giapponese alle avventure degli equilibristi che camminano su corda tesa, passando per i radicali suburbani che sembrano resistere ad ogni avversità. In ‘Blondin Makes An Omelette’ Liddiard racconta la storia dell’acrobata Charles Blondin, dal punto di vista della sua eterna e sofferente fase di studio. Gli interessi per la storia ed il folklore australiano sono poi l’altro elemento cardine di "Strange Tourist", alimentato comunque da una vena estremamente critica e politica. Il brano ‘The Radicalisation Of D" è nella fattispecie liberamente ispirato alla vicenda dell’australiano David Hicks, ingiustamente incarcerato nel campo di Guantanamo Bay nel 2001.

"This is something really exceptional. Liddiard is inspired." - The Age (Melbourne, AUS)

“Gareth Liddiard is a songwriter of extraordinary power.” - Time Out

“Gareth Liddiard drawls and howls his way through his allegorical tales…often sounding like one of the few rock lyricists worth paying real attention to” - Guardian

“a singer-songwriter and guitarist of dark intensity…his vivid narratives draw on the landscape and character of his homeland in a delicately melancholic way” - Uncut

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