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Abbandona la costa occidentale degli Stati Uniti e si trasferisce nella mecca multiculturale per eccellenza: Berlino. Passa in rassegna le sue maggiori influenze: LFO, AFX, Green Velvet, Mouse On Mars e addirittura Giorgio Moroder, e tenendo presente l’esperienza della primordiale acid house - come la morbida e decadente sauna del dopo rave - realizza il suo disco più eclettico ed allo stesso tempo ballabile.
Allo stato attuale Kid 606 è ancora un outsider, così ricche ed intense le sue informazioni musicali da non lasciar scampo a revisionismi di sorta. Un cane sciolto tutto sommato, che ama la più selvaggia club culture e non intende cedere ai più comodi trendesetter. Qualcuno ha utilizzato l’etichetta techno punk parafrasando l’atteggiamento incompromissorio del nostro, di sicuro Miguel di timori reverenziali non ne ha. Tanto da portare la sua musica in tour per i maggiori club del mondo a partire da questa estate.
Il disco solidifica il rapporto di collaborazione con l’inglese Very Friendly, che per l’ Europa licenzia il disco originariamente marchiato Tigerbeat 6 (casa di produzione dello stesso Kid 606) Bentornato
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