A volte si ha la sensazione di un disco perfetto, è un flash, un pensiero che si insinua con prepotenza. Non accade spessissimo, solo al cospetto dei capolavori, questione di chimica verrebbe da dire. “Women As Lovers” è l’album che rilancia definitivamente la stella di Jamie Stewart, uno dei più sofferti autori della sfera indipendente americana, l’uomo che attraverso i suoi testi e le sue musiche vuole esorcizzare i grandi mali del nostro secolo: l’incomunicabilità, la profonda solitudine, il conflitto.
Da anni Xiu Xiu non ritrovavano la forza e la brillantezza degli esordi. Ci sono il livore ed il taglio sperimentale dei primi epocali dischi – “Knife Play” e “A Promise” – ma tutto è confinato alla forma canzone, pop lunare o alieno che dir si voglia, erede dei più emozionali scenari wave e dei decadenti luoghi del rock anni ’70. Come se il Bowie di Low operasse a Manchester ed utilizzasse i New Order come backing band. Vuole il caso che ci sia una passionale rendition di “Under Pressure” sul disco e dove l’ambiguità era rappresentata dal duca bianco in combutta coi Queen di Freddy Mercury, oggi Jamie sceglie come collaboratore quello che per lui è forse poco meno di un idolo: Michael Gira.
Aldilà di questi esotismi pop il disco vive di una tensione tutta particolare, canzoni del dopo-bomba, dove alle linee melodiche ed allo stridere delle corde di Stewart spesso si aggiungono ritmi robotici o sferzate pseudo-rumoriste. Contenuti ancora controversi ed una parvenza di nuova maledizione rock in titoli come “In Lust You Can Hear The Axe Fall” o “You Are Pregnant, You Are Dead”. Ma spesso i capolavori nascono proprio dove il conflitto è una parte importante del gioco.
Gli Xiu Xiu saranno in tour in Italia a Maggio
14/05/2008 - Roma - Circolo Degli Artisti15/05/2008 - Milano - Magnolia
16/05/2008 - Firenze - Viper
17/05/2008 - Torino - Spazio 211
Nessun commento:
Posta un commento