Hanno conquistato l’esigente pubblico dell’ATP lo scorso dicembre (l’edizione curata dai Portishead per intenderci) , con una delle performance in assoluto più gratificanti dell’intera manifestazione. E proprio dal cartellone dell’All Tomorrow’s Parties i due Fuck Buttons passano per osmosi alle scuderie dell’omonima label (che nel corso degli anni ha curato per l’Europa gli interessi di Deerhoof, Jackie-o Motherfucker, Bardo Pond e Fursaxa) raccogliendo i frutti di una fervida attività underground svolta negli anni recenti, costellata dalla pubblicazione di alcuni 7 pollici e cd-r. La band è partita sposando le ‘credenziali’ di alcuni dei più influenti artisti noise d‘oltreoceano – due nomi su tutti: Black Dice e Wolf Eyes - per poi utilizzare il rumore ai fini di un sound più strutturato. Il noise diviene dunque un tramite attraverso il quale esprimere inedite caratteristiche. L’approccio rimane analogico, con macchine d’epoca (vanno per la maggiore i Casio ed i microfoni giocattolo) e strumenti prontamente modificati, le textures si arricchiscono, si affacciano i primi segni di una ‘diversa’ ricerca melodica.
I live del gruppo – al secolo Andrew Hung e Benjamin John Power - sono stati da più parti dipinti come vere e proprie epifanie, mutazioni transmediatiche una fusione psico/fisica tra pubblico e band. Una nuova psichedelia a ben intendere, proprio perché elementi di drone music e minimalismo si affacciano ora prepotentemente nella musica del gruppo. Che nel frattempo si è fatto le ossa dal vivo con un altro grande del movimento neo-psych inglese – Alexander Tucker - e con un fratello di sangue (concettualmente parlando) come il canadese Caribou.
Street Horrrsing vi conquisterà grazie al suo incedere macilento, al sound da dancefloor sodomita, alle evidenti filiazioni industriali e alle morbose vocals (sapientemente filtrate). Suoni affastellati, elettroniche macilente, sudore ed emotività sfregiata. Una rovinosa macchina live, una coppia destinata a sconvolgere le regole della nuova musica rumorista. Come già evidenziato dal singolo apripista Bright Tomorrow, la summa del loro pensiero: una cadenzata techno spaziale ingarbugliata da loop elettronici, prossima ad essere risucchiata in un caotico vortice dove le macchine si sovrappongono alle ‘irriconoscibili’ voci, un urlo primordiale che arriva direttamente dal futuro!
Il disco è stato registrato da John Cummings dei Mogwai e masterizzato da Bob Weston degli Shellac.
I live del gruppo – al secolo Andrew Hung e Benjamin John Power - sono stati da più parti dipinti come vere e proprie epifanie, mutazioni transmediatiche una fusione psico/fisica tra pubblico e band. Una nuova psichedelia a ben intendere, proprio perché elementi di drone music e minimalismo si affacciano ora prepotentemente nella musica del gruppo. Che nel frattempo si è fatto le ossa dal vivo con un altro grande del movimento neo-psych inglese – Alexander Tucker - e con un fratello di sangue (concettualmente parlando) come il canadese Caribou.
Street Horrrsing vi conquisterà grazie al suo incedere macilento, al sound da dancefloor sodomita, alle evidenti filiazioni industriali e alle morbose vocals (sapientemente filtrate). Suoni affastellati, elettroniche macilente, sudore ed emotività sfregiata. Una rovinosa macchina live, una coppia destinata a sconvolgere le regole della nuova musica rumorista. Come già evidenziato dal singolo apripista Bright Tomorrow, la summa del loro pensiero: una cadenzata techno spaziale ingarbugliata da loop elettronici, prossima ad essere risucchiata in un caotico vortice dove le macchine si sovrappongono alle ‘irriconoscibili’ voci, un urlo primordiale che arriva direttamente dal futuro!
Il disco è stato registrato da John Cummings dei Mogwai e masterizzato da Bob Weston degli Shellac.
http://www.myspace.com/fuckbuttons
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