Questo è il secondo album per la formazione stoner-rock tedesca, la prova del nove se si pensa a tutte le ottime critiche ricevute dal debutto "The Sun Behind The Dustbin". Nonostante la formazione in duo - Ingmar Petersen (voce, basso) e Claus-Peter Hamisch (batteria, voce) – la band riesce a sviluppare una potenza di fuoco impressionante, chiamando a sé i migliori elementi del doom-rock, del post-core e dell’alternative-rock di marca SST. Dopo aver spopolato nei tour con Hidden Hand e Stinking Lizaveta hanno ricevuto l’abbraccio di tutto il pubblico continentale nell’ormai mitologico festival hard olandese Roadburn. Impressionanti su disco i Beehoover incontrano infatti la loro dimensione naturale su di un palco e – nonostante la strumentazione stringata - i risultati hanno sempre del miracoloso. Ancora più ricco "Heavy Zoo", che all’avveniristico biker rock del debutto somma un’eccezionale propensione ritmica, in squarci di algebra da dopo-heavy metal. Evidenti anche gli elementi per così dire sciamanici e psichedelici che con impressionante regolarità forniscono una dimensione ancora più conturbante ai loop eterni di basso distorto e batteria. Progressivi eppur sempre legati ad un’originale idea di wall of sound, i Beehoover sono anche stati protagonisti del Blisstrain, uno show itinerante che li ha visti sul palco assieme ad altri compagni di scuderia come We Insist!, End Of Level Boss, A Whisper In The Noise e Dyse. Sperando di vederli presto dal vivo anche in Italia, queste sono le loro prossime date in Europa, si sa mai che qualcuno se li possa gustare durante una serata di vacanza:
18 agosto Leipzig (GER) - UT Connewitz [w/ Neurosis]
29 agosto Cammer (GER) - South of Mainstream Festival
11 settembre Paris (FRA) - La Mécanique Ondulatoire
20 settembre Erfurt (GER) - Stoner Hands of Doom Festival
Nessun commento:
Posta un commento