17/11/09

Edan - Echo Party


Per dirvi della grandezza di Edan partiamo dai suoi live, un luogo dove - notoriamente- non tutte le stelle dell'hip-hop brillano. Bostoniano di adozione , bianco, il nostro oltre a mandare a memoria pagine e pagine del miglior rock americano, attraverso la nobile arte del campionamento, si immerge in quella che è la cultura black, di cui raccoglie l'eredità stradaiola ma anche quella più solful.Il suo secondo album del 2005 - Beauty and the Beat, licenziato da Lewis Recordings - ebbe la stessa forza d'urto dei dischi prodotti nella Bay Area da Dj Shadow e accoliti, tale l'abilità nel sampling e nel ricavare da piccole porzioni di dischi autentici brani. Non è ancora giunto il momento del terzo album - che effettivamente potrebbe lasciare un solco ancora più deciso sulle sorti dei ritmi contemporanei - ma l'intrattenimento è garantito con questo originale mixtape commissionato da Traffic Ent. al nostro uomo.Originale, sottolineiamo, perchè non si tratta di un metodico - e tecnicamente ineccepibile - lavoro di cut'n'paste, bensì di un disco che ha una propria anima. Gli interventi live di Edan sono infatti determinanti, dalla chitarra acustica al glockenspiel, passando per il sintetizzatore, le percussioni e chissà cos'altro...Tutti segni evidenti di una capacità di scrittura fuori dal comune, per un intrattenitore a 360 gradi, che invitereste più che volentieri al vostro party ufficiale. Echo Party è un disco che funziona su pù˘ livelli, non solo old school hip-hop, ma appunto una presenza costante del groove, che mette in scena anche i beat forsennati del white funk newyorkese come una capacità di trascendere i luoghi comuni del genere. Ascoltandolo scoprirete che l'orizzonte di Edan si ricollega idealmente a quello dell'Incredible Bongo Band, della Sugarhill Gang, di Grandmaster Flash e di quel catalogo 99 Records (ESG e Liquid Liquid) che tanto ha regalato al rock alternativo dei primi '80. Più che un dessert un banchetto nuziale!

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