Tra i generi ‘territorialmente’ più riconoscibili a cavallo tra gli anni ’60 e ’70, il folk inglese è divenuto nel corso dei decenni un manifesto ‘etnico’ di proverbiale importanza. Un suono di riferimento, anche nel momento in cui scriviamo, negli stessi Stati Uniti, le reminiscenze bucoliche assieme ai tratti fortemente immaginativi di formazioni quali Pentangle, Fairport Convention, Steeleye Span e per certi versi Comus, hanno segnato pagine importanti nella storia di quello che è il pop contemporaneo. Affini per tradizione e carta d’identità a queste sintomatiche rappresentazioni, Memory Band già colpirono l’immaginario inglese e non con il debutto per Melodic, rappresentando un’alternativa moderna a quelle impressioni elettro-acustiche. Ora che la voce solista del gruppo Nancy Wallace debutta sulla lunga distanza – dopo aver destato più di un’impressione positiva con l’Ep Young Hearts EP del 2005 – anche i più scettici dovranno ricredersi sul valore di questa musa del modern folk. Old Stories che è figlio di composizioni originali vive di arrangiamenti semplici, suoni ‘sentimentalmente’ ricchi che si sposano alla perfezione con la sua voce estremamente duttile della nostra. Dopo averci deliziato con le sue performance al fianco di Memory Band ed in tempi più recenti con Owl Service – spettacolare formazione al debutto su Southern Records nel 2008 con A Gardland Of Song- la londinese Nancy ci sorprende per la purezza del suo timbro: un momento solenne!
‘ Da tempo considerata come una delle voci più autentiche del circuito folk, questo disco, come le sue esibizioni dal vivo, stabiliscono una invidiabile intimità con l’ascoltatore. Un debutto che lascia il segno ’ (Daryl Easlea, Mojo)
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