Thee Silver Mt. Zion Memorial Orchestra & Tra-la-la Band – 13 Blues For Thirteen Moons
Sono passati ben 3 anni dalla pubblicazione dell’ultimo Horses In The Sky, che nel 2005 ha fatto gridare al miracolo più di una persona. La band di Montreal non è certamente rimasta con le mani in mano da quel momento, avventurandosi in progetti sempre coraggiosi, capaci di mettere in discussione la propria – elevata – cifra stilistica. Riprova ne sono le collaborazioni in studio con Carla Bozulich, Vic Chesnutt e la regina del proto-punk newyorkese Patti Smith. Stabilito che questi sono gli unici papabili eredi dei Godspeed You Black Emperor – aldilà delle sottili analogie anche i trascorsi dei singoli membri parlano chiaro – i sette musicisti di Thee Silver Mt. Zion si affrancano con questo disco da ogni possibile ‘steccato’ musicale. Una grande e rumorosa prova di auto-determinazione, che vuole appunto nelle corde tese la chiave di lettura di un disco sofferto, sospirato, emozionalmente vicino alle migliori pagine del post-punk inglese e del rock d’avanguardia mittel-europeo. Due chitarre, due violini, un violoncello, un contrabbasso ed una batteria (quella del nuovo ingresso Eric Craven, ex-Hanged Up) per plasmare un suono al limite dello ‘stordimento’ , movimenti cameristici punk che prendono forma nei rinnovati locali dell’Hotel2Tango, lo studio di registrazione che fedelmente porta in dote molta della musica pubblicata da Constellation.
Dicevamo di un livore e di una ‘progressione’ tipicamente europee, sarà un caso ma qui ci troviamo veramente ai confini tra la gloriosa stagione del rock in opposition – quello che prendeva le mosse dalla scena di Canterbury – ed il più politicizzato e multiforme punk delle ‘comuni’, quello che sommariamente veniva definito come anarco-punk e che al mondo intero consegnò le leggende dei Crass e degli Ex. E proprio agli olandesi corre la memoria in questo 13 Blues For Thirteen Moons, dove i richiami ai due capolavori del gruppo con il violoncellista Tom Cora (Scrabbling At The Lock e …And The Weatherman Shrug Their Shoulders) sembrano evidenti.
Una cosa è certa: il loro marchio sulle sorti del rock contemporaneo più iconoclasta ed avventuriero sarà a chiare lettere! Chiedete pure agli sceneggiatori della serie di successo Lost che hanno voluto a tutti i costi un loro brano - Tho You Are Gone I Still Often Walk W/You" (un estratto dall’album del 2001 Born Into Trouble As The Sparks Fly Upward) - nel lancio pubblicitario della nuova stagione, la quarta. Contravvenendo alla loro etica ‘conservatrice’ Efrim e compagni hanno autorizzato la casa di produzione, strappando la promessa che lo spot venga ritirato il prima possibile.
L’etica – sempre fortissima – della casa madre Constellation vede il materiale pubblicato utilizzando carta riciclata al 100% (per gli appassionati del vinile, questo sarà doppio e pesante, ben 180 grammi), nel classico packaging che a livello ‘estetico’ ha imposto la label tra le indipendenti guida di inizio millennio.
http://www.cstrecords.com/cst050.html
http://www.tra-la-la-band.com
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