Dopo lo splendido ritorno in scena con Songs From The Coalmine Canary dello scorso anno (la produzione curata da Antony & The Johnsons), la chanteuse americana torna con il nuovo When Good Things Happen To Bad Pianos, questa volta co-prodotto dall’amico e vecchio ‘cospiratore ’ Paul Wallfisch.
Il duo ha collezionato una serie di date sold out in giro per l’Europa – da Atene a Copenaghen, passando per il prestigioso festival di Donau in Austria – fino ad arrivare all’apparizione come support guest di Marc Almond in quel di Barcelona.
Dopo esser stata un’autentica eroina della prima scena industrial e post-punk britannica (il suo background culturale è lo stesso di Crass e Coil per intenderci) ed aver realizzato lavori di grande respiro per l’etichetta On-U Sound (in combutta con Adrian Sherwood), sia come solista che come parte del supergruppo Missing Brazilians, Little Annie risorge come
cantante dal mood dark ed etereo.
Il brano Strange Love – concepito a quattro mani con lo stesso Antony – è stato addirittura scelto per una campagna promozionale della Levi’s, che come è semplice intuire ha avuto una vasto eco a livello internazionale. Lo spot si è aggiudicato il premio ‘Best Use Of Music In Advertising’ al Film Festival di Cannes del 2006.
Il nuovo album del duo è una delle più bizzarre operazioni di restauro di classici pop. Non quelle che usualmente osereste definire cover songs, tant’è che motivi più o meno recenti vengono letteralmente sconvolti dall’interpretazione di Little Annie e Paul Wallfisch (che per i curiosi delle statistiche si incontrarono ‘artisticamente ’ per la prima volta al Joe’s Pub, di fronte ad un Dr. John totalmente estasiato). Qualche esempio? ‘I Still Haven’t Found What I’m Looking For’ degli U2 diventa un’intensa torch song, ‘Private Dancer’ di Tina Turner passa da un mood soul ad uno completamente metropolitano (la Bandez, suo cognome autentico, è intanto tornata nella sua città natale – New York – dopo ben 13 anni di esilio forzato in Inghilterra), lo standard ‘All I Want For Christmas’ – un tempo interpretato anche dalla starlette Mariah Carey – un sardonico piece da cabaret.
C’è un profondo senso di appartenenza in ognuna di queste rivisitazioni, brani che vengono nuovamente plasmati, risorgendo dagli anfratti delle meno svenevoli murder ballads. Un disco di spessore che ci consegna due interpreti protagonisti del nostro tempo.
Il duo ha collezionato una serie di date sold out in giro per l’Europa – da Atene a Copenaghen, passando per il prestigioso festival di Donau in Austria – fino ad arrivare all’apparizione come support guest di Marc Almond in quel di Barcelona.
Dopo esser stata un’autentica eroina della prima scena industrial e post-punk britannica (il suo background culturale è lo stesso di Crass e Coil per intenderci) ed aver realizzato lavori di grande respiro per l’etichetta On-U Sound (in combutta con Adrian Sherwood), sia come solista che come parte del supergruppo Missing Brazilians, Little Annie risorge come
cantante dal mood dark ed etereo.
Il brano Strange Love – concepito a quattro mani con lo stesso Antony – è stato addirittura scelto per una campagna promozionale della Levi’s, che come è semplice intuire ha avuto una vasto eco a livello internazionale. Lo spot si è aggiudicato il premio ‘Best Use Of Music In Advertising’ al Film Festival di Cannes del 2006.
Il nuovo album del duo è una delle più bizzarre operazioni di restauro di classici pop. Non quelle che usualmente osereste definire cover songs, tant’è che motivi più o meno recenti vengono letteralmente sconvolti dall’interpretazione di Little Annie e Paul Wallfisch (che per i curiosi delle statistiche si incontrarono ‘artisticamente ’ per la prima volta al Joe’s Pub, di fronte ad un Dr. John totalmente estasiato). Qualche esempio? ‘I Still Haven’t Found What I’m Looking For’ degli U2 diventa un’intensa torch song, ‘Private Dancer’ di Tina Turner passa da un mood soul ad uno completamente metropolitano (la Bandez, suo cognome autentico, è intanto tornata nella sua città natale – New York – dopo ben 13 anni di esilio forzato in Inghilterra), lo standard ‘All I Want For Christmas’ – un tempo interpretato anche dalla starlette Mariah Carey – un sardonico piece da cabaret.
C’è un profondo senso di appartenenza in ognuna di queste rivisitazioni, brani che vengono nuovamente plasmati, risorgendo dagli anfratti delle meno svenevoli murder ballads. Un disco di spessore che ci consegna due interpreti protagonisti del nostro tempo.
Il disco esce i primissimi giorni di Febbraio 2008 pubblicato dall'etichetta di David Tibet (Current 93) Durtro Jnana
Little Annie & Paul Wallfisch saranno in Italia a Febbraio per presentare il disco, ecco le date:
12/02/2008 @ Sainsbury Lecture Theatre c/o The British School, Roma
14/02/2008 @ Spazio 211, Torino
15/02/2008 @ Bronson, Madonna dell'Albero, Ravenna
Little Annie & Paul Wallfisch saranno in Italia a Febbraio per presentare il disco, ecco le date:
12/02/2008 @ Sainsbury Lecture Theatre c/o The British School, Roma
14/02/2008 @ Spazio 211, Torino
15/02/2008 @ Bronson, Madonna dell'Albero, Ravenna
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