06/08/12

Una raccolta attesa 10 anni: Tim Maia per Luaka Bop



Nei primi anni ’70 la musica popolare brasiliana stava conoscendo il suo più alto picco creativo. Artisti come Elis Regina, Chico Buarque e Milton Nascimento scrivevano il loro capolavori pop, mentre il gruppo dei tropicalisti - Caetano Veloso, Gilberto Gil ed Os Mutantes – procacciavano un’alta forma di intrattenimento sulla stregua di una sensibilità più avant e di chitarre fuzz. Tim Maia è stata una figura altrettanto prestigiosa della scuola sudamericana, forse meno esposta ai favori dei media, ma altrettanto nobile nella sua ricerca stilistica. Praticamente l’epitome di una rockstar, un’immagine fortemente riconoscibile – quella splendida pettinatura afro – ed un’esistenza che definire agitata è un puro eufemismo. Cinque matrimoni, diverse sentenze di incarcerazione, discreta tendenza all’uso di sostanze stupefacenti e l’associazione con uno di quei folli culti religiosi a sfondo fantascientifico. Grasso, arrogante, auto indulgente, tollerato a stento, una sorta di eterno bambino venuto a mancare troppo presto, a soli 55 anni

Sebastiño Rodrigues Maia nasce a Tijuca, Rio de Janeiro, il 28 settembre del 1942. Nel 1957, all’età di 17 anni, il cantante va in America. In tasca ha appena 12 dollari ed una conoscenza della lingua inglese prossima allo zero. Adotta il nome di 'Jimmy' e mente all’autorità preposte ai controlli sull’immigrazione, spacciandosi per studente...Vive in un primo momento con alcuni cugini alla lontana che hanno residenza a Tarrytown, New York; lavora occasionalmente e si dedica ai primi furtarelli. Grazie al suo orecchio prodigioso impara ben presto a parlare, cantare e scrivere in inglese. Dà vita ad un piccolo gruppo vocale a nome The Ideals, la sua intenzione è quella di costruirsi una solida carriera in America, evitando di tornare nel paese d’origine. Ma il destino gioca spesso brutti scherzi e Tim ha l’innata capacità di trovarsi al posto sbagliato nel momento sbagliato. Nel 1964 viene pizzicato a Daytona, Florida mentre fuma dell’erba all’interno di una macchina rubata. Si becca sei mesi di prigione e l’ufficio immigrazione non ci pensa su due volte a deportarlo.

La sua musica contribuisce a fondare il movimento Black Rio, una nuova cultura musicale Afro-Brasiliana fortemente influenzata dalle battaglie per i diritti civili dei neri d’America. Gli album del nostro – tutti omonimi aldilà di un numero cronologico che campeggia sulla copertina – contengono almeno un brano in inglese, a dimostrazione dell’intramontabile sogno di divenire una stella internazionale. Nel 1971 – sulla scia del successo del primo album – vola a Londra, perdendosi nei fumi di alcol e droghe, acquista infine 200 dosi di acido lisergico da distribuire tra gli amici più cari. Appena tornato in Brasile si dirige agli uffici della Philips, punta il responsabile del quartier generale e con tono pacato annuncia: "questo è  LSD, ti aiuterà ad aprire la mente, migliorerà la tua esistenza e ti renderà una persona migliore e più felice. E’ molto semplice: non ci sono effetti collaterali. Non provoca dipendenza e ti può far solo del bene. Si assume in questa maniera. . . "  Lo posiziona all’interno della sua bocca, glielo fa ingoiare e ne abbandona un altro sopra la scrivania. Considerata la sua posizione di artista di punta, all’interno della compagnia tutti pensano ad uno scherzo ben congegnato.

Nel 1974 si converte ad una setta religiosa, il culto della Racional Engergy. Gli umani sarebbero esseri di un distante pianeta esiliati sul pianeta terra, destinati a purificarsi attraverso la sofferenza e destinati ad elevarsi grazie alla lettura di un singolo libro, per poi essere raccolti da un disco volante e riportati al proprio pianeta d’appartenenza. Al momento dell’illuminazione stava per completare il suo quinto album, realizzato con la Vitória Régia Band, la formazione che l’avrebbe in pratica accompagnato sino alla fine dei suoi giorni. D’ora in avanti i brani da lui registrati saranno ispirati al Superior Rational da un altro pianeta. Un funk devozionale è quello che occuperà dischi come Tim Maia Racional I (1974) e II (1975). La Philips si mostra poco interessata alla cosa e Tim Maia, da buon pioniere, fonda la prima etichetta indipendente brasiliana a nome Seroma. Nel novembre del 1997 – quattro mesi prima della sua morte - si esibisce in uno spettacolo nel lounge di un hotel a Miami, sotto gli occhi di 50 brasiliani scatenati. Filma poi un viaggio assai poetico da Miami a New York, ricordando i luoghi chiave visitati quasi 40 anni prima. E’ in pratica l’ultimo capitolo di un storia incredibile, che Luaka Bop ci aiuta a conoscere grazie a questa estensiva raccolta. Uno dei ripescaggi dell’anno, va da sé.



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