28/10/11

King Midas Sound - Without You (Hyperdub Records)


Dopo aver praticamente ridefinito i confini tra dubsteb e trip-hop con un disco di debutto dalle tinte fosche - che in alcuni casi ha portato a paragoni importanti con Tricky – il trio allestito dal veterano Kevin Martin torna con un album di remix, che ne sposta ulteriormente il bacino d’utenza. Forte della sua lunga militanza negli ambiti dell’elettronica di ricerca e della club culture meno ossessionata dai ‘numeri’ e dalle masse, Martin trasforma Waiting For You in Without You, un nuovo parto discografico a tutti gli effetti. Impiegando artisti così diversi, il progetto assume nuovi connotati tanto che gli stessi strumentali originali vengo reinterpretati con piglio da inediti vocalist.

Nel dettaglio ci si esalta per il lavoro di fino del nuovo eroe di casa Planet Mu Kuedo, che apre con il vibrante valzer elettronico di ‘Goodbye Girl’, prima che D Bridge con il suo grazioso falsetto ingentilisca le note di ‘Blue’destinata a cambiar titolo nella title-track del nuovo disco

Il remix di ‘Lost’ curato dall’asso losangeleno Flying Lotus, diviene uno stravagante numero da dancehall, mentre è più meditativa la versione dello stesso brano ad opera dell’eroina witch house Nite Jewel, che lo trasforma in un numero a mezza via tra funk sintetico e colonna sonora di un videogioco della Arcade. I Gang Gang Dance si superano in una versione al fulmicotone di ‘Earth A Kill Ya’, mentre Rob Lowe, meglio noto come Lichens e collaboratore di Om, lancia ‘Goodbye Girl’ in un vortice minimalista di sintetizzatori modulari. Non meno affascinante l’ingresso di Joel Ford (del duo Ford And Lopatin) che canta in maniera nitida una ‘Say Something’ che si trasforma in primizia new wave. E se vi dicessimo che il buon vecchio Green Gartside – in arte Scritti Politti – ridà incredibilmente voce a 'Come And Behold' ? Credereste nell’ulteriore miracolo?

Il punto è questo, Without You può essere a ragione considerato il nuovo album di Kevin Martin, che forte di collaborazioni così importanti rivede la sua opera recente, reclamando lo scettro di producer elettronico dell’anno. Ancora una volta.

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