02/02/10

Solex vs. Cristina Martinez + Jon Spencer


Timidamente seduta dietro al bancone di un negozio di cd usati in quel di Amsterdam, munita di cuffie per audiofili ed intenta a tagliare chissà quali materiali: questa un’immagine piuttosto nitida di Elisabeth Esselink, in arte Solex, un’artista a tutto tondo che ha fatto perdere la testa in tempi non sospetti ai tizi di Matador, proprio nel momento in cui il big beat ed il trip hop erano la cosa più cool in ambito mainstream. Operando in un sottosuolo artistico a sua immagine e somiglianza Solex ha così licenziato dei dischi memorabili, non fosse altro per l’originalità dei loro contenuti e di questo continuo battagliare tra la cultura dell’hip-hop e la canzone d’autore più visionaria. Con il bel tenebroso Jon Spencer i punti di contatto sono molteplici, innanzitutto hanno diviso la stessa etichetta negli States (la Matador per l’appunto) e poi condividono una passione per nulla celata nei confronti della musica nera. Ecco perché "Amsterdam Throwdown, King Street Showdown!" è un bell'esempio di come il ritmo possa salire in cattedra e con sè trascinare dei brani arrembanti che rivedono la tradizione del rock’n’roll in una chiave ipermoderna, sensuale. Assieme a Spencer anche la sempre affascinante consorte Cristina Martinez (che con il compagno divide anche l’avventura coi redivivi Boss Hog). Il disco, registrato in parte nella città dell’Amstel – proprio alle spalle di quel simpatico negozietto di dischi – in parte a New York, è una collaborazione inedita solo sulla carta, tanto prezioso e vibrante il feeling che attraversa ogni singolo brano. Per la cronaca l’incontro cruciale è avvenuto dopo che la stessa Solex ha miscelato i dischi al termine di una performance della Jon Spencer Blues Explosion. Un disco dance moderno, se per musica dance intendiamo appunto il più verace rock’n’roll, le sonorità di casa Stax e la musica che girava a New York nei primi anni ’80 grosso modo da Afrika Bambaata alle ESG. Con la benedizione di buon anima John Peel il triangolo si chiude e Bronzerat è pronta a regalarci un’avventura mozzafiato, creata da gente che di musica buona ne ha davvero masticata in abbondanza.

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