22/02/10

"Clinging to a scheme", l'atteso ritorno di The Radio Dept



Questa volta i Radio Dept l'hanno fatta franca, sembra che grazie ad un'intermediazione di carattere diplomatico i loro passaporti siano stati scambiati con quelli di una formazione residente in Inghilterra. Ora non si conoscono nei dettagli i particolari dell'operazione, è certo che chiunque si sia mosso in questo senso lo abbia fatto nel bene e nell'interesse comune. Con un preambolo solo apparentemente fantasioso potremmo introdurre il nuovo episodio della saga di questi nordici dal cuore tenero, che con la sigla The Radio Dept hanno provocato più di uno svenimento ai "maturi teenagers" di mezzo mondo. Aspettavamo un segnale, e questo è puntulamente arrivato. Un album che potesse fregiarsi del termine definitivo, in quella che già appare una discografia cospicua. Fedelemnte legati al marchio della conterranea Labrador - nonsotante la breve parentesi sulla prestigiosa XL - i Radio Dept concepiscono il delitto perfetto: il loro dream pop supera oggi ogni steccato, sembrando sì un prodotto della terra d'Albione, ma mantenendo una freschezza ed una personalità tali da far gridare al miracolo. Persistenza è la chiave di questo complice gioco, almeno tale appariva sul finire di quei confusionari anni 90, quando Elin Almered e Johan Duncanson diedero i natali al gruppo sugli stessi banchi di scuola. Solo un accenno a quella che poi sarebbe divenuta una solida unità intorno al 1998 con il nuovo entrato Martin Larsson e lo stesso Duncanson nelle posizioni privilegiate di fondatori. Quella a cui abbiamo assitito nel corso degli anni è stata per i Radio Dept una costante, ovvero la crescita esponenziale di un suono che si arricchisce anno dopo anno di delicate sfumature. Dalle registrazioni poco più che casalinghe degli esordi ad una perfezione esecutiva e concettuale che in "Clinging To A Scheme" conosce il suo caparbio apice. La genesi di questo nuovo capitolo è stata peraltro complessa, tanto che già nel 2007 si era iniziato ad affrontare l'argomento con discreta insistenza. Poi, spesso, le voci di corridoio crescono a dismisura, tanto da tirare in ballo un parto gemellare, con la benedizione - incoscia? - degli stessi Radio Dept. A questo punto una sorta di blackout, forse le verità nascoste del gruppo hanno preso il sopravvento e per porre una pietra miliare nell'antologia del migliore dream pop occorreva ancora del tempo. Solo nella primavera del 2008 si riaffacciano i 'nuovi' Radio Dept col singolo - supposto - apripista "Freddie and the Trojan Horse" . Nelle sfumature il rinnovamento del gruppo, che da una fase concettualmente lo-fi passa al sincero trattamento di suoni vintage, che riusltino collegati all'estetica di certo minimalismo post-punk come alla ripetitività del krautrock. Un gusto per la registrazione ambientale collima con il senso d'appartenenza sviluppato da questi artisti divisi tra Malmö e Stockholm. Per saggiare le compiute fattezze del nuovo disco bisognerà comunque pazientare oltre un anno e mezzo. Proprio con "Clinging to a scheme" si inaugura il loro 2010, sotto la stella dell'infallibilità. Un lavoro eccezionale che fa tesoro di molteplici insegnamenti, sovrapponendo dimensioni stilistiche ed umorali, prestando fede ad inedite tecniche di registrazione, aumentando il raggio d'azione del gruppo stesso. E a giudicare dai docili arrangiamenti di una proverbiale hit radifonica come Heaven's On Fire (qui il download gratuito) - che sposta in avanti di qualche anno l'orologio biologico del new acoustic movement - capiamo che lo stardom è potenzialmente dietro l'angolo. Ma se di dream pop dobbiamo parlare dobbiamo farlo nella sua più vasta accezione, perchè oltre agli arrangiamenti di fiati che giocano spesso un ruolo determinante, ci sono anche gli svolazzi elettronici che donano una suggestiva patina psichedelica al lavoro. E poi vere e proprie riscritture del verbo shoegaze - o se volete del dark pop di Jesus & Mary Chain - come "Four Months In The Shade" aprono nuovi spunti per la conversazione. La giostra infinita del pop ha dei nuovi protagonisti nei Radio Dept, difficile resistergli.

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