Non più una semplice sensazione dalla terra del sol levante. I Boris si affermano a livello internazionale come una delle compagini musicalmente ed esteticamente più originali provenienti dal Giappone. Il nuovo album – pubblicato ancora dalla fida Southern Lord – presenta un approccio spiazzante al genere hard, incamerando influenze esterne che vanno dal pop giapponese alla musica per cartoni animati, senza in questo trascurare oscuri tributi all’hair-metal degli anni ’80. Un gruppo che rifugge ogni costrizione e che puntualmente batte la strada del rinnovamento, di album in album. “Smile” in questo non fa eccezione, ampliando ulteriormente lo spettro sonoro del gruppo, che spesso è riuscito a far convivere in un contesto unico elementi di rock anni ’70, drone music e rumorismo.
Dopo “Pink”, il loro album di maggior successo, i Boris si rimettono in discussione, sconvolgendo per vocazione i luoghi comuni della musica pesante. Tutto questo scegliendo metodologie atipiche, incuranti di cosa il mercato possa suggerire od imporre. Per creare musica che è diretta estensione della mente.
Imminente un esteso tour europeo a partire dal mese di aprile, con date chiave nei festival Roadburn (Olanda) e Borealis (Norvegia) e tre date italiane previste per il 14, 15 e 16 maggio.
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