18/03/08

Pete Molinari - A Virtual Landslide


Non lasciatevi ingannare dal suo volto, Pete ha appena 22 anni…o meglio prendete dannatamente sul serio la sua immagine da loser d’altri tempi, perché Molinari – nonostante l’anagrafe – è un autentico veterano. E’ la nuova scommessa di casa Damaged Goods, un’etichetta che dell’estetica rock’n’roll ha fatto un credo, accogliendo ripetutamente al suo capezzale un uomo come Billy Childish.
A vederlo, Pete sembra un fragile ed involontario incrocio tra Johnny Cash e James Dean, e se dell’uno può incarnare lo spirito del cantore solitario, dell’altro può ricordare la spregiudicata gioventù bruciata, che invece di sedersi al bordo di un fiammante bolide preferisce ‘confessarsi’ nelle radure di una bucolica America.
A Virtual Landslide è così un disco d’altri tempi, anzi un disco senza tempo, baciato da un seme di giusta immortalità. Pete è un crooner e come tale le sue canzoni accompagnano in maniera fluida liriche che cantano di amori persi e storie sussurrate.
Originario di Chatham, Inghilterra, Pete è un meticcio, avendo addirittura origini egiziane, italiane e maltesi, ciò nonostante riesce a calarsi con semplicità disarmante nei polverosi scenari del grande sogno (illusione?) americano, altezza anni 50/60. Di lui si è immediatamente innamorato il produttore Liam Watson: i suoi Toe Rag Studio sono stati mecca per star del calibro di White Stripes e The Kills. Proprio Liam è riuscito a conferire un sound incredibile al suo nuovo album, scarno eppure eccentrico negli arrangiamenti.
Tra gli ospiti segnaliamo la presenza del chitarrista pedal steel BJ Cole (ultimamente richiesto a sopresa da artisti come Luke Vibert e Basement Jaxx), che aggiunge un ulteriore flavour ‘sudista’ a questo magnetico debutto.

Un’artista che sembra abbeverarsi alla stessa fonte di Hank Williams, Bob Dylan, Leadbelly e Jimmy Rodgers, catturando il nostro immaginario con una riconoscibile voce in falsetto ed una sublime sei corde acustica.



’Molinari’s voice and haunting melodies left me feeling that the musical void in the British music scene will most definitely be filled. He can follow in the footsteps of Dylan and Guthrie’ NME

"A singular talent....his distinctive voice and guitar establish him as a Medway Hank Williams. Worth investigating." - UNCUT

’The soul of American music distilled into the voice of a Cuban-heeled greaser from the Medway Delta’THE GUARDIAN

‘An extraordinary new British talent...4.5/5’ - THE SUN

‘A spellbinding, wondrous voice....an amazing album’ - STOOL PIGEON

‘Young, finger-picking, country-blues marvel Molinari has a thrillingly ambiguous voice...’Virtual Landslide’ is an actual triumph’ - TIME OUT

‘A superbly realised piece of folk blues heartache’ - MOJO

‘Sweet-voiced blues-folk...a cherishable artefact even before you fall under the spell of the actual music’NME

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