04/11/13

Lee Hazlewood Industries 1966-1971




Sembra proprio un sogno divenuto realtà quello in casa Light In The Attic, un progetto cullato per ben sette anni ed ora capace di venire alla luce in tutta la sua gloriosa portata. ‘There’s A Dream I’ve Been Saving è la maniera più logica e trionfale per commemorare il lascito di Lee Hazlewood e delle sue industrie musicali nel periodo compreso tra il 1966 ed il 1971. Dopo aver assemblato con estrema cura una serie di  pubblicazioni sul grande coroner americano negli ultimi 12 mesi, l’etichetta del Northwest produce oggi il massimo sforzo collezionando le produzioni artistiche del baffuto vocalist. Dopo la riedizione del classico debutto ‘Trouble is a Lonesome Town’ e la colonna sonora culto ‘A House Safe for Tigers’, LITA ha anche provveduto a mettere mano agli archivi della sua etichetta con la bella realizzazione di Honey Ltd., anche loro coinvolte in questo lussuoso box set.

Sono 4 i cd presenti nel cofanetto, che si adagia in una confeziona di cartone rigida che replica il formato LP, con ben 107 le tracce in scaletta. A questo è necessario aggiungere un libro con di ben 172 pagine, ideale connubio ai suoni che danno forma alla accolta-tributo. Tutto il materiale d’archivio è stato meticolosamente rimasterizzato, seguendo un trasferimento analogico a 24-bit/96-kHz. Il 95% dei transfer arrivano non a caso dai nastri originali analogici (solo il 5% dei contenuti è stato lavorato da vinili Mint)

I contenuti nel dettaglio: i primi due dischi mettono insieme tutto quello che è stato registrato da Lee per LHI, compresi tutti i 45 giri e gli album (Cowboy in Sweden, Forty, The Cowboy & The Lady e Requiem For an Almost Lady) oltre ad una manciata di tracce assolutamente inedite.

Il terzo e quarto dischetto sono invece un sunto di quanto di meglio sia uscito per il marchio discografico, una bella rassegna con artisti quali Suzi Jane Hokom, The Kitchen Cinq, Ann-Margret, Honey Ltd., The International Submarine Band, Arthur, The Aggregation, Sanford Clark, Lynn Castle, The Surprise Package, Virgil Warner, Hamilton Streetcar e moltissimi altri. Un viaggio che dalla tradizione folk arriva a lambire i nevralgici percorsi del rock psichedelico, presentando peraltro 14 brani assolutamente inediti.




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