21/02/13

New York is the place: the Virgins!





La Cult Records di Julian Casablancas (The Strokes) è orgogliosa di presentare il secondo album dei newyorkesi The Virgins, ‘Strike Gently’, in uscita il 12 marzo. Registrato presso l’ East Village Recording Center e prodotto dal team The Unicorn Parade (Johnny T. Yerington e Gus Oberg) il disco è un viaggio vivido negli anni ‘80 della musica wave e dell’art-pop, quando la video arte entrava prepotentemente nell’immaginario comune grazie ai numerosi canali satellitari, ma soprattutto con il lancio di MTV. Folgorato dalla presenza scenica oltre che dai numeri del gruppo, Julian non ci ha pensato due volte, aggiudicandosi in esclusiva le prestazioni del gruppo. Che per rimanere fedele alla sua fama ha inciso un disco attraversato da tutti i crismi della classicità. Brani snelli e  privi di orpelli, incalzanti, tra proto-punk e power pop. Musica che mantiene sempre un grande appeal radiofonico a prescindere dall’incedere dei ritmi.

Il debutto omonimo del  2008 impressionò soprattutto oltremanica, tanto da stuzzicare una testata come il New Musical Express. Spin dal canto suo fu più dettagliata nella descrizione, riconoscendo certo il potenziale pop dei brani, ma azzardando anche paralleli coi primissimi INXS e con i Rolling Stones del periodo ’Emotional Rescue’.


Il gruppo nasce per volontà del frontman Donald Cumming nel 2006 e comprende Max Kamins (basso), Xan Aird (chitarra) e John Eatherly (batteria). Negli anni The Virgins hanno diviso il palco con Iggy Pop and the Stooges, Lou Reed, Sonic Youth e Patti Smith, oltre ad aver fatto le loro buone comparsate a “The Late Show with David Letterman,” “Late Night with Conan O’Brien,” “Late Night with Jimmy Fallon” e “Last Call with Carson Daly.” Il singolo “Rich Girls” dall’esordio del 2008 è stato incluso nella lista delle migliori 100 canzoni dell’anno da Rolling Stone. Il miracolo si compie nuovamente con ‘Strike Gently’ che dopo aver presentato i convenevoli con l’apertura affabile di ‘Prima Materia’ si affida all’algido white funk del singolo apripista ‘Flashback, Memories And Dreams’  – che fa molto Talking Heads – per poi inanellare una serie di numeri spaventosi sempre fedeli alla forma canzone ed inclini al dancefloor. Se son rose fioriranno.



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