"Non so se Pete Molinari diventerà una stella, ma per me è già leggenda."
Audio Review - Maggio 2008 Disco Del Mese
"Nella miriade di nuovi folk che affrontiamo ogni giorno, un disco così risalta come una pietra grezza, unisce puntini noti per ipotizzare un disegno nuovo, o meglio, un disegno che del nuovo non si preoccupa, forte solo di dodici splendide canzoni."
Blow Up - Maggio 2008 Voto 8
"Prendete la polvere delle highways battute da Kerouac e Fante, la poesia da treno merci di Woody Guthrie, i lamenti dell'armonica di Dylan al Cafè Wha?, il tempo immobile scandito da un vecchio blues nei vicoli di Nashville, il sottile tormento di Roy Orbison e le fitte lancinanti di Hank Williams: questo è Pete Molinari"
Rumore - Maggio 2008 Voto 8
"E' più pop e accattivante di Dylan, ha le coloriture di country soul bianco, senti aleggiare Johnny Cash e Hank Williams, annusi ventate del primo 'n'r, tanto che potrebbe essere stato registrato da Sam Phillips nei Sun Studios (I Came Out Of The Wilderness)"
Il Mucchio - Maggio 2008 4 stelle
"Blues e rock delle radici questo meticcio ci sa fare"
XL/La Repubblica - Maggio 2008 4 stelle
'"it Came Out Of The Wilderness" sembra una session di Highway 61 Revisited del musicista di Duluth, così come "" ha di diverso soltanto il cantato vibrato e troppo acuto di Molinari. Ma è impressionate anche l'eco della Sun Records, del Country di Hank Williams e del Folk di Woody Guthrie. Tanto vicini quasi da toccarli, propro ora, nel 2008."
Jam - Maggio 2008
"La cosa straordinaria è che alla fine di "A Virtual Landslide" abbiamo la bella impressione che Pete abbia compiuto un miracolo: evitare un disco vintage, regalandoci così 12 canzoni senza tempo."
Rodeo - Maggio 2008
"Pete Molinari non fa musica di oggi. Inserire "A Virtual Landslide" nel cd player è come accendere una radio sintonizzata a cavallo tra gli anni '50 e '60. Tornando a casa con 12 tracce Folk Blues velatamente intinte di Pop e Soul."
Rockerilla - Maggio 2008
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