12/12/12

Le praterie infinite di Night Beds





Dead Oceans è davvero emozionata nel presentare la musica dei Night Beds. L’ultima sensazione messa sotto contratto dall’indipendente americana è stata scoperta forse nel modo più banale per l’era digitale. Un semplice messaggio di posta elettronica con un brano in allegato, tanto è bastato a far scattare la scintilla e a portare avanti una trattativa che si è risolta nel minor tempo possibile. Il fascino di quella singola selezione non poteva trarre in inganno gli specialisti dell’etichetta, quell’incedere rassicurante con quei toni sognanti ponevano le basi per qualcosa di veramente intenso.

La voce dei Night Beds, Winston Yellen, arriva da Nashville via Colorado Springs. Il 23enne mostra di avere tutte le carte in regola per affrontare a testa alta il circo del rock, non temendo confronti con autori - già affermati - quali Mark Kozelek o semplicemente passati alla storia (vedasi alla voce Gram Parsons). Americana? Country soul? Di certo è musica dai grandi spazi, profondamente descrittiva.

Già nel primo singolo "Even If We Try", Yellen compie un passo deciso verso l’affermazione della propria arte, sfoggiando una performance vocale straordinaria. Non è un caso che questo brano sia stato registrato nello studio ricavato dall’abitazione della coppia country per antonomasia: Johnny Cash e June Carter. Hendersonville, TN, il luogo. Il 4 di febbraio i tempi sono maturi per il debutto sulla lunga distanza. 'Country Sleep', un disco concepito nell’arco di 10 mesi. Aldilà dello storico ‘appartamento’ le altre incisioni sono frutto del lavoro svolto presso il Brown Owl di Nashville. Musiche di origine controllata, squisitamente oscure, eppur docili. Il carisma di Yellen è tutto in queste melodie sospese.





Nessun commento: