In occasione della pubblicazione del nuovo album Christmas 1979, arriva per 4 date in Italia Billy Childish, vero personaggio di culto, forte di uno stuolo di aficionados in Europa, America e Giappone. Nato a Chatham, Kent (Inghilterra del sud) nel 1959 Billy è da considerarsi tra gli autori più prolifici del suo tempo. In venti anni di attività il nostro ha realizzato qualcosa come 70 album indipendenti (a suo nome o con formazioni quali Headcoats, Headcoatees, The Mighty Caesars, Black Hands, Buff Medways), 30 raccolte di poesie e circa 1000 dipinti.
Considerato da più parti come l’apostolo del rock’n’roll e della ‘roots’ music in genere, Billy ha associato il suo nome a realtà storiche della discografia americana, pensiamo unicamente a Sub Pop (Kurt Cobain dei Nirvana era un suo grande estimatore), Sympathy For The Record Industry (la label che ha scoperto i White Stripes, che – guarda caso – adorano l’inglese ‘terribile’) e Crypt (Jon Spencer, altra figura che attitudinalmente deve molto al nostro) venendo fuori con un originale ibrido di cantautorato, garage e rock’n’roll primordiale, aderendo sempre alla ‘poetica’ della bassa fedeltà.
Rientrato prepotentemente nei circoli indipendenti con Punk Rock At The British Legion Hall (Damaged Goods) accreditato ai Musicians Of The British Empire (la formazione che lo accompagna ufficialmente in tour), Billy licenzia proprio a ridosso delle festività natalizie un album a tema, reinterpretando con il suo piglio ‘disturbato’ evergreen quali Santa Claus, Christmas Lights e Mistletoe. E giusto per rendere ancora più appetitosa la portata – siamo sempre in vena di cenoni, no? – due brani a sorpresa quali A Quick One degli Who e Comanche del chitarrista surf Link Wray (quello che tanto ama Tarantino) con testi rigorosamente rivoluzionati.
Billy Childish non è unicamente il musicista dissennato, l’anti-eroe della sei corde, ma anche l’uomo che attraverso le sue opere ha potuto fornire ritratti, forme e rime lontane anni luce dall’accademia.
Siete tutti caldamente invitati ad uno dei party più genuini dell’anno, in una grande vigilia pre-natalizia.
Considerato da più parti come l’apostolo del rock’n’roll e della ‘roots’ music in genere, Billy ha associato il suo nome a realtà storiche della discografia americana, pensiamo unicamente a Sub Pop (Kurt Cobain dei Nirvana era un suo grande estimatore), Sympathy For The Record Industry (la label che ha scoperto i White Stripes, che – guarda caso – adorano l’inglese ‘terribile’) e Crypt (Jon Spencer, altra figura che attitudinalmente deve molto al nostro) venendo fuori con un originale ibrido di cantautorato, garage e rock’n’roll primordiale, aderendo sempre alla ‘poetica’ della bassa fedeltà.
Rientrato prepotentemente nei circoli indipendenti con Punk Rock At The British Legion Hall (Damaged Goods) accreditato ai Musicians Of The British Empire (la formazione che lo accompagna ufficialmente in tour), Billy licenzia proprio a ridosso delle festività natalizie un album a tema, reinterpretando con il suo piglio ‘disturbato’ evergreen quali Santa Claus, Christmas Lights e Mistletoe. E giusto per rendere ancora più appetitosa la portata – siamo sempre in vena di cenoni, no? – due brani a sorpresa quali A Quick One degli Who e Comanche del chitarrista surf Link Wray (quello che tanto ama Tarantino) con testi rigorosamente rivoluzionati.
Billy Childish non è unicamente il musicista dissennato, l’anti-eroe della sei corde, ma anche l’uomo che attraverso le sue opere ha potuto fornire ritratti, forme e rime lontane anni luce dall’accademia.
Siete tutti caldamente invitati ad uno dei party più genuini dell’anno, in una grande vigilia pre-natalizia.
Le date:
28/11/2007 - Roma - Jailbreak
29/11/2007 - Torino - Spazio 211
30/11/2007 - Ravenna - Bronson
01/12/2007 - Bassano Del Grappa (VI) - Shindy
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