Di nuovo c’è il logo Ipecac, ma sentite Last Man Standing e lasciate che lo stomaco vi si contorca come nel 1992, o come quando avete sentito Vandal X per la prima volta. …Gli Unsane sono un gruppo classico…sono lo sporco degli anni ’90, la cicatrice che non sparisce e che ogni tanto torna a prudere. Sono le telecamere a circuito chiuso di New York City, la Real TV della Grande Mela, tolta l’ipocrisia. Chiude il disco la sega circolare battezzata East Broadway: nove minuti e si scende all’inferno. E’ lì che finiremo tutti. - RUMORE
Vogliamo subire ancora, qui, subito, adesso. Evviva gli Unsane – METAL HAMMER
Felici di sapere che sono ancora in giro e che fanno ancora paura come dovrebbero – METAL MANIAC
La genuinità della loro proposta ci fa credere che ci sia ancora vita oltre il pattume che impera nelle major – ROCKHARD
Ogni tanto è bene ricordarci da dove veniamo, specie se a farlo sono gli Unsane che mai hanno bypassato la scomoda posizione di band di culto – ROCKSOUND
Le sue undici tracce sono l’ennesimo attestato dell’annichilente pesantezza sonora del combo e fanno piazza pulita di tutte le scialbe e innocue produzioni che saturano il mercato hardcore-punk – IL MUCCHIO SELVAGGIO
Un disco pieno di chitarre, di distorsione e di dolore – ROCKERILLA
La loro musica è una continua scena del delitto di efferate proporzioni – BLOW UP
Per fortuna, nel 2007, ci sono ancora gli Unsane.- METALLUS
“Visqueen” è il rientro sulla scena di un delitto crudele e ancora impunito, quarantadue minuti in cui, cari scettici, avrete ancora il sacro terrore degli Unsane. – KRONIC
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