Come la verità, la bellezza risiede nelle cose semplici. Quando
si manifesta spontaneamente non richiede certo argomentazioni elaborate o
banchi di prova, nessun dibattito , nemmeno un apprendimento forzato. E’
apparente e tutto quello che viene richiesto è un apprezzamento, o addirittura
amore a prima vista. Queste sono le canzoni di Lily & Madeleine. Comprensibilmente
quando il loro Ep di debutto - The Weight of the Globe – è stato pubblicato in
primavera, c’è stata una grossa speculazione sul fatto che Lily e Madeleine
Jurkiewicz fossero delle teenagers:
Madeleine – la maggiore – diciottenne e sua sorella poco più che sedicenne. Un
dettaglio importante, considerato l’impressionate talento in mostra. Un’introduzione
che trova conferma nell’album d’esordio, dove le voci di queste due sirene sono
eleganti ed assolutamente spontanee. Entrambe possono cantare in maniera
potente, ma aldilà di questo non sono ammessi virtuosismi, né trovate pirotecniche.
A loro non spaventa l’aspetto più fragile e vulnerabile della loro psiche.
Musicalmente parlando il debutto omonimo – che esce sotto la
supervisione di Sufjan Stevens per la sua Asthmatic Kitty – si attesta sulle nobili
posizioni di un intimo cantautorato, rispettando per certi versi il diktat di
casa, che predilige una forma canzone austera e devota agli insegnamenti dei
padri. Un abbraccio quasi celestiale, carezzevole, dove le chitarre acustiche o
gli archi – inseriti con discrezione – mai pretendono di distogliere l’attenzione
dalle due sorelle. E’ una musica che nasce nell’intimità di una camera al tramonto,
magari sulle soglie di un pagliaio, nel rispetto di consuetudini antiche.
Arrivano dal Midwest queste due fantastiche interpreti, e tra
un impegno scolastico e l’altro (Madeleine ha da poco iniziato il college)
sapranno come manipolare le vostre attenzioni. Fatto sta che avevamo proprio
bisogno di tanta grazia in un momento in cui l’ardore emotivo sembra
condizionato dall’imperturbabile grigiore della modernità.
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