12/09/13

Deadburger - La Fisica Delle Nuvole




‘La Fisica Delle Nuvole’ è la quinta release dei Deadburger (www.deadburger.it); anche se, per la prima volta, verrà attribuita non alla band, ma alla “DeadburgerFactory” (per le ragioni che appariranno evidenti a chi la ascolterà). E’ la seconda uscita di Deadburger per Goodfellas, e la prima in coproduzione con Snowdonia. Un lavoro sorprendente fin da come si presenta materialmente: uno splendido box in cartoncino pesante, contenente un libretto di 72 pagine illustrato da Paolo Bacilieri (uno dei più grandi fumettisti italiani contemporanei), un miniposter, e tre album.

E no, non è un album triplo. Sono proprio tre album distinti, nuovi e inediti…. ognuno con la sua confezione digipack, il suo titolo, la sua copertina, e il suo concept  diverso da quello degli altri… ognuno straripante di idee, senza ripetizioni né un solo momento di stanca, e concentrato al massimo (ciascun album ha una durata contenuta in una densissima mezz’ora). Però - cosa mai fatta prima - i tre album vengono messi in vendita solo insieme, in unica confezione. Perché sono tre dischi diversi, ma parti di una stessa visione. Chi ne avrà voglia, potrà trovare i fili che, sotto la superficie, accomunano i tre album. Non a caso, le 3 copertine hanno ciascuna un disegno di Bacilieri pienamente “autosufficiente”; ma, accostandole, formano un’unica grande immagine, come i polittici rinascimentali.

Ognuno dei tre album è un trip.  Il primo si intitola ‘Puro Nylon’; e incrocia elettronica sperimentale e partiture cameristiche. Il secondo si intitola ‘Microonde e Vibroplettri’ è uno split album, con 4 brani per solo forno a microonde (non avete idea di che cosa ne può uscire fuori!), e 4 per sola chitarra suonata usando come plettri ordigni vibranti (dai classici dildos a rotori elettrici per ChupaPops, fino al sensazionale stimolatore clitorideo “Play” della Durex). Il terzo album, dando il titolo a tutto il box, si intitola ‘La fisica delle nuvole’, e vede i Deadburger espandersi in una orchestra acustico-psichedelica di 8 elementi (che nel finale si espande addirittura fino a 13!). Muovendosi a cavallo tra spacetrips (…che poi sono tutti viaggi nell’innerspace) e rock in opposition. Quasiuna versione 2013 di una comune freak alla “BlowsAgainst The Empire”. Il tutto insaporito da spezie come ossessioni ritmiche kraut e omaggi alla Sun Ra Arkestra (“Starburger”), Philip Glass, Steve Reich.

Tra i collaboratori: Paolo Benvegnù , Enrico Gabrielli, Une Passante, Lalli, Marina Mulopolus (Almamegretta). Con la benedizione dello scrittore Michel Houellebecq, che ha autorizzato la band ad utilizzare un suo brano. Il booklet, poi, è un trip a sé stante, con la rivisitazione ad opera di Paolo Bacilieri dell’Isola dei Morti di Arnold Böcklin, e ben quattro numeri del Poor Robot’s Almanack.







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