‘La Fisica Delle
Nuvole’ è la quinta release dei Deadburger (www.deadburger.it); anche se, per la
prima volta, verrà attribuita non alla band, ma alla “DeadburgerFactory”
(per le ragioni che appariranno evidenti a chi la ascolterà). E’ la seconda
uscita di Deadburger per Goodfellas, e la prima in coproduzione con Snowdonia. Un
lavoro sorprendente fin da come si presenta materialmente: uno splendido box in
cartoncino pesante, contenente un libretto di 72 pagine illustrato da Paolo
Bacilieri (uno dei più grandi fumettisti italiani contemporanei), un
miniposter, e tre album.
E no, non è un
album triplo. Sono proprio tre album distinti, nuovi e inediti…. ognuno con la
sua confezione digipack, il suo titolo, la sua copertina, e il suo
concept diverso da quello degli altri… ognuno straripante di idee, senza
ripetizioni né un solo momento di stanca, e concentrato al massimo (ciascun
album ha una durata contenuta in una densissima mezz’ora). Però - cosa mai
fatta prima - i tre album vengono messi in vendita solo insieme, in unica
confezione. Perché sono tre dischi diversi, ma parti di una stessa visione. Chi
ne avrà voglia, potrà trovare i fili che, sotto la superficie, accomunano i tre
album. Non a caso, le 3 copertine hanno ciascuna un disegno di Bacilieri
pienamente “autosufficiente”; ma, accostandole, formano un’unica grande
immagine, come i polittici rinascimentali.
Ognuno dei tre
album è un trip. Il primo si
intitola ‘Puro Nylon’; e
incrocia elettronica sperimentale e partiture cameristiche. Il secondo si
intitola ‘Microonde e Vibroplettri’
è uno split album, con 4 brani per solo forno a microonde (non avete idea di
che cosa ne può uscire fuori!), e 4 per sola chitarra suonata usando come
plettri ordigni vibranti (dai classici dildos a rotori elettrici per ChupaPops,
fino al sensazionale stimolatore clitorideo “Play” della Durex). Il terzo
album, dando il titolo a tutto il box, si intitola ‘La fisica delle nuvole’, e vede i Deadburger espandersi in una
orchestra acustico-psichedelica di 8 elementi (che nel finale si espande
addirittura fino a 13!). Muovendosi a cavallo tra spacetrips (…che
poi sono tutti viaggi nell’innerspace) e rock
in opposition. Quasiuna versione 2013 di una comune freak alla “BlowsAgainst The Empire”. Il tutto
insaporito da spezie come ossessioni ritmiche kraut e omaggi alla Sun Ra Arkestra
(“Starburger”), Philip Glass, Steve Reich.
Tra i
collaboratori: Paolo Benvegnù , Enrico Gabrielli, Une Passante, Lalli, Marina
Mulopolus (Almamegretta). Con la benedizione dello scrittore Michel
Houellebecq, che ha autorizzato la band ad utilizzare un suo brano. Il booklet,
poi, è un trip a sé stante, con la rivisitazione ad opera di Paolo Bacilieri
dell’Isola dei Morti di Arnold Böcklin, e ben quattro numeri del Poor Robot’s Almanack.
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